APPRENDISTATO – Soddisfazione di Confartigianato Sardegna per il ripristino degli incentivi per l’assunzione di apprendisti. Il commento di Antonio Matzutzi (Presidente Confartigianato Sardegna): “Norma sbloccata dopo 7 anni e grande attenzione da parte della Politica”.
Confartigianato Imprese Sardegna esprime soddisfazione per il ripristino, da parte dell’Assessorato Regionale all’Artigianato, degli incentivi alle imprese artigiane che assumono apprendisti.
“Da parte dell’Assessore Gianni Chessa c’è stata una grande attenzione sia verso il settore artigiano, sia per risolvere questo problema – commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – attenzione che si è concretizzata nello sblocco di una situazione che perdurava ormai da 7 anni”.
Infatti, la Legge regionale 12 del 2001, norma che nel corso degli anni passati ha erogato incentivi a favore delle imprese iscritte all’Albo delle imprese artigiane che hanno assunto apprendisti, era inaccessibile dal 2012. Per rimediare a tale situazione, nello scorso luglio Confartigianato Sardegna propose all’Assessore un pacchetto di interventi, il quale comprendeva, oltre ad interventi tesi a migliorare l’accesso al credito da parte delle imprese artigiane e a supportare i processi di passaggio generazionale d’impresa, anche la forte richiesta di ripristinare gli incentivi a favore dell’assunzione di apprendisti artigiani.
“La Politica deve creare un contesto nel quale le imprese artigiane che investono sui più giovani, assumendoli con contratti genuini e a forte componente formativa – continua Matzutzi – possano vedere premiati ed incentivati tali comportamenti virtuosi”. “Per questo l’obiettivo, adesso e nel futuro – sottolinea il Presidente – dovrà essere di rendere lo strumento dell’Apprendistato più appetibile dal punto di vista del costo del lavoro a carico dell’impresa, soprattutto al termine del percorso laddove ci fosse l’assorbimento del giovane in azienda. Un processo di generale potenziamento dell’Apprendistato, che non può prescindere dalla valorizzazione del ruolo del maestro artigiano, l’unico in grado di trasferire al giovane le conoscenze e competenze utili per una corretta qualificazione professionale”.
E i dati dell’utilizzo dell’apprendistato nelle imprese della Sardegna sono eloquenti.
Negli ultimi 12 mesi, infatti, sono solo 2.427 i giovani sardi che sono entrati nel mondo del lavoro con questo particolare contratto. Un numero, purtroppo, inferiore ai 5.650 nuovi contratti under 30 a tempo indeterminato stipulati nello stesso periodo.
Secondo l’indagine dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, sui dati INPS, quest’anno nell’Isola si sono contate solo 3,7 nuove assunzioni con l’apprendistato ogni 100 nuovi rapporti under 30 attivati. Lo scorso anno furono 6,7 su 100.
Tale dato pone la nostra regione all’ultimo posto nazionale, subito dopo il Molise (5,6) e la Basilicata (6,1). In testa, al contrario, l’Umbria dove si contano 16,7 nuovi rapporti di apprendistato ogni cento nuovi rapporti attivati per under 30; seguono il Veneto con 14,2 e la Toscana con 13,8%. Tutto contro la media nazionale del 10,8%.
“In Sardegna, continuiamo a ripeterlo, bisogna ripartire dal contratto di Apprendistato per preparare i giovani ad entrare nel mercato del lavoro – conclude Matzutzi – è necessario continuare a valorizzare la “palestra” dell’Apprendistato, nella quale i giovani studiano e lavorano, anche per soddisfare le esigenze di un mondo che richiede competenze tecniche evolute imposte anche dalla sempre più pervasiva rivoluzione digitale. Questo contratto continua a giocare un importante ruolo di sostegno all’occupazione dei giovani confermandosi strumento capace di offrire opportunità di lavoro alle nuove generazioni”.