IMPRESE-CAPITANI D’IMPRESA – In Sardegna sempre più over 50 al comando: nelle loro mani quasi 54mila aziende su 94mila. Matzutzi (Confartigianato Sardegna): “La Sardegna invecchia a livello imprenditoriale: necessari incentivi per accelerare passaggio di testimone”.

In Sardegna invecchia, oltre alla popolazione, anche il tessuto imprenditoriale.

Infatti, sono sempre meno i giovani, e sempre più gli over 50, che nell’Isola stanno al comando delle aziende.

Tra marzo 2013 e marzo 2018, ultimo periodo disponibile, il numero dei dirigenti d’impresa, ovvero chi detiene cariche di amministratore,  con più di 50 anni d’età è cresciuto di quasi 21 punti percentuali mentre, nello stesso periodo gli under 50 hanno subìto un decremento dell’11,6%.

Il quadro che emerge dall’elaborazione dell’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha comparato i dati del 2013-2018 di UnionCamere-Infocamere, è allarmante: invecchia la popolazione, invecchia chi sta alla guida delle attività produttive.

Purtroppo non è una sorpresa se osserviamo i dati anagrafici della popolazione – commenta Antonio Matztutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna si parla con preoccupazione, da oltre un decennio, di disoccupazione giovanile ma questi numeri ci ricordano che esiste anche un altro problema, in prospettiva ancora più insidioso: sempre più aziende sono, e saranno, guidate da persone “mature” e, innegabilmente, con “orizzonti di crescita” più limitati rispetto a quello che possono avere i più giovani”.

Alla fine dei marzo 2018, nell’Isola i capitani d’impresa under 50 erano 40.804 contro i 53.556 over 50, per un totale di 94.370, quota che nel quinquennio 2013-2018 è cresciuta di 4.169 unità.

In questo lasso di tempo, caratterizzato da una profonda e tangibile difficoltà nel passaggio di testimone per la continuità aziendale, si è ribaltato il rapporto tra la fasce d’età con gli amministratori over 50 diventati la maggioranza. I numeri, quindi, parlano sia del decremento dei 18-29enni, fascia anagrafica che ha perso 271 unità, sia dei 30 -49enni, calati di 5.082. Al contrario, quelli appartenenti all’età 50-69 anni sono cresciuti di 5.962 unità e gli over 70 di 3.560.

Certo – continua Matzutzi le statistiche sono influenzate anche dalle dinamiche della popolazione sarda, e italiana in generale, la cui età media aumenta per il calo demografico”. “Certamente “età” e “capacità imprenditoriali” non sono in assoluto fattori inversamente proporzionali – sottolinea il Presidente di Confartigianato Sardegna – sicuramente un over 50 può vantare esperienza e saggezza maturate con gli anni, ma un dirigente giovane è probabilmente più aperto al cambiamento ed all’innovazione, maggiormente propenso ad abbandonare la routine e sperimentare strade nuove per rilanciare ed attualizzare l’azienda”.

Guardando i settori produttivi, nei cinque anni considerati, il fenomeno dell’invecchiamento degli amministratori caratterizza tutte le attività, con incrementi di quasi il 30% nella classe 50-69 anni e superiori al 40% in quella degli over 70 nei due settori dell’alloggio e ristorazione e dei servizi alle imprese.

I comparti che, invece, fanno segnare un saldo positivo di ringiovanimento sono quelli dell’agricoltura, i servizi d’informazione e comunicazione, sanitario e assistenza sociale

“Nelle aziende “anziane” c’è un grande valore economico e di cultura produttiva che deve essere preservato e rilanciato dai giovani – continua il Presidente – ma ciò può avvenire solo sostenendo e facilitando il passaggio di testimone verso chi, erede del titolare o dipendente, vuole rilevare l’impresa”. “Per questo – rimarca Matzutzi ribadiamo come, da parte del Governo, sia necessaria una attenzione particolare sul passaggio generazionale nelle attività produttive e quindi incentivi, investimenti e taglio della burocrazia”. “Di tutti questi aspetti, e nel modo specifico del passaggio di testimone tra genitori e figli – conclude il Presidente – abbiamo discusso recentemente con il nuovo Assessore Regionale all’Artigianato, Gianni Chessa, al quale abbiamo chiesto un impegno concreto per attuare il provvedimento che, nella Legge di Bilancio 2019 ha messo a disposizione ben 2 milioni di euro”.

Confartigianato Imprese Sardegna ricorda come la norma sul Passaggio Generazionale, più volte richiesta dagli artigiani sardi di Confartigianato, e approvata dal Consiglio nello scorso dicembre, consentirà ai giovani, attraverso voucher di un valore minimo di 15mila euro, di apprendere nuove conoscenze manageriali, di migliorare prodotti e servizi e di sviluppare maggiormente l’economia aziendale. Quindi, i giovani figli di artigiane e artigiani, collaboratori familiari o dipendenti da almeno 5 anni, che subentrano formalmente nell’attività, acquisiranno le necessarie competenze finalizzate allo start up delle propria esperienza aziendale. Potranno essere finanziate, tra le altre, le attività formative manageriali, la comunicazione innovativa, i servizi legati al commercio elettronico, l’internazionalizzazione, l’innovazione di processo, il controllo di gestione, il marketing e i percorsi di management aziendale.

Amministratori d’impresa in Sardegna: differenze assolute marzo 2018-marzo 2013

  Da 18 a 29 anni Da 30 a 49 anni Da 50 a 69 anni Oltre 70 anni TOTALE
Sardegna -271 -5.082 +5.962 +3.560 +4.169

 

Amministratori d’impresa al 31 marzo 2018 in Sardegna: valori assoluti

  Under 50 Over 50 Totale Saldo Under 50 Saldo Over 50 Saldo Totale Variazione Under 50 Variazione Over 50
Sardegna 40.804 53.566 94.370 -5.353 +9.522 4.169 -11,6% +21,6%