Il macomerese Giuseppe Pireddu è stato riconfermato Presidente di Confartigianato Nuoro Ogliastra.
Lo ha deciso, all’unanimità per acclamazione, l’Assemblea provinciale in rappresentanza dei circa 1.000 soci iscritti all’Associazione degli Artigiani nuoresi e ogliastrini, che ha provveduto anche al rinnovo del Direttivo Provinciale, composto da 11 rappresentanti di categoria, e dell’Assemblea provinciale, con i 33 delegati.
Pireddu, 57enne autoriparatore di Macomer, attuale VicePresidente Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, per i prossimi 4 anni guiderà una struttura di rappresentanza vitale e in crescita come numero di soci ed erogazione di servizi.
Nel suo incarico sarà supportato, oltre che dal Segretario Pietro Mazzette, anche da un comitato di 3 vicepresidenti composto dal Vicario Albino Casu, 41enne impiantista di Fonni, e dai 2 vice, Simone Arzu, 42enne produttore di infissi di Lanusei, e Giannicola Pala, 55enne, produttore dolciario di Nuoro.
Nel discorso di reincarico, il Presidente ha affrontato i principali temi nei confronti dei quali l’Associazione Artigiana dovrà rappresentare gli artigiani delle due province.
Primo argomento preso in esame è l’attuale stato dell’economia e le strategie poste in atto per contrastare la crisi, ma anche il non facile rapporto con il credito, la pressione fiscale, il carico degli adempimenti burocratici e il rispetto delle norme in materia ambientale e di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, Pireddu ha posto anche l’accento sugli incentivi, le agevolazioni a misura di “piccoli”, la fiscalità al livello locale, la valorizzazione dell’artigianato artistico, il potenziamento del patronato, dei servizi, l’accesso delle piccole imprese nei mercati esteri, la semplificazione degli adempimenti e consolidamento della pressione sulla politica.
“L’impegno del nuovo Direttivo – ha dichiarato il rieletto Presidente – sarà quello di continuare a rendere gli imprenditori protagonisti della crescita e dello sviluppo dell’area nuorese-ogliastrina, e dei rispettivi comparti d’appartenenza, soprattutto in questo particolare momento di grave crisi derivante dalla pandemia, attuando misure concrete e sostenibili per resistere alle oggettive difficoltà attuali e guardare con più ottimismo ad una reale crescita dei due territori”. “Per affrontare la crisi legata al Covid – ha sottolineato Pireddu – sarà necessario puntare con maggior forza sul concetto di ‘valore artigiano’ come modello imprenditoriale e sociale utile al rilancio. L’obiettivo di questo nuovo mandato sarà quello di cercare l’equilibrio complessivo tra i vari livelli del sistema dell’artigianato del centro Sardegna, cercando di valorizzare tutte le sue specificità. La sfida è quella di non lasciare indietro nessuno, soprattutto le aree che avranno più difficoltà a rialzarsi da sole. Per questo è necessario fare rete a livello locale e supportare l’associazione Regionale anche nell’interlocuzione a livello nazionale”.
L’assemblea è stata inoltre l’occasione per presentare ai soci importanti progetti che impegneranno la Confartigianato Nuoro Ogliastra nei prossimi anni al fine di consentire una più incisiva rappresentanza e una più efficiente erogazione di assistenza tecnica alle imprese del territorio. Tra i progetti continueranno quelli sull’export, sull’artigianato tipico e tradizionale, sull’alimentare e sul digitale.
Al Presidente e al Segretario, spetterà anche il compito di guidare una struttura complessa con migliaia di imprese attive e dipendenti, il Consorzio Fidi che eroga credito agli imprenditori, l’ANAP con i suoi pensionati e l’ANCOS con la rosa di servizi e convenzioni.
“Continuiamo il nostro percorso di crescita e valorizzazione delle imprese del territorio – ha continuato il Presidente – grazie alle competenze e alla capacità organizzativa della struttura, Confartigianato Nuoro-Ogliastra che continuerà ad affrontare nel migliore dei modi anche le prossime sfide per garantire la crescita del lavoro indipendente e la competitività dell’artigianato e delle piccole imprese”.
“Continuerò a mettere a disposizione dell’Associazione le esperienze maturate in questi anni, a livello territoriale e regionale – ha concluso – soprattutto nel credito per supportare le imprese in questa fase di rilancio. Un contesto non facile che mi motiva e mi impegnerà per far si che le aziende artigiane e le pmi nuoresi e ogliastrine vengano valorizzate per il loro ruolo di artefici nella creazione di un futuro che deve cogliere le sfide della transizione ecologica e digitale per accompagnarle nella ricercare nuovi spazi e nuovi mercati non solo locali ma internazionali”.
La fotografia “artigiana” delle Provincie Nuoro e Ogliastra scattata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati Istat, Ministero Economia e Unioncamere.
6.479 imprese artigiane registrate, 6433 attive (circa 2 ogni 100 abitanti) che danno lavoro a oltre 10.500 persone che producono 418 milioni di euro di valore aggiunto e oltre 50 milioni di export.
Una economia, quella artigiana nuorese-ogliastrina, che rappresenta il 21,6% di tutte le attività produttive della provincia, sottolineate dalla nascita di 1 nuova impresa ogni 2 giorni.
1.014 sono le imprese artigiane femminili, 1.501 sono le imprenditrici artigiane donne e il 19,2% è la quota di imprenditrici donne sul totale delle imprese artigiane.
295 sono le imprese artigiane giovanili registrate, il 9,2% sul totale delle imprese artigiane attive nelle 2 province.
Le imprese gestite da stranieri sono 1.510, di cui 251 imprese artigiane, che danno lavoro a quasi 3mila addetti.
Le imprese artigiane potenzialmente interessate dal turismo sono 1.250, il 19,50% sul totale del panorama artigiano.
Nel tessuto sociale, ci sono 2,6 imprese artigiane ogni 100 abitanti e 5,9 imprese ogni 100 famiglie.
Lo studio dell’Associazione Artigiana sottolinea come le piccole e medie imprese e gli artigiani, uno dei motori dell’economica territoriale, stiano attraversando una fase ancora delicata. Alcune realtà, colpite pesantemente dalla crisi, hanno dovuto abbandonare il mercato, altre si trovano in una posizione di galleggiamento. Come è noto, le dinamiche che hanno determinato la congiuntura provengono da lontano, ma l’intervento delle Istituzioni non è ancora sufficiente.
E’ un territorio che registra, in ogni caso, un tasso di attività che non arriva al 50% (47,3%), una percentuale di occupazione debole (solo il 37,9) e una disoccupazione ancora troppo alta (19,8%).