Il passaggio generazionale nelle imprese

Se ne parla martedì 24 a Cagliari in un seminario di Confartigianato Imprese Sardegna e Azimut

In Sardegna quasi 3.500 le microimprese a conduzione familiare interessate dal passaggio generazionale.

Per martedì 24 novembre, presso il THotel di Cagliari, dalle ore 18.00, Confartigianato Imprese Sardegna e AZIMUT Consulenza SIM, hanno organizzato un seminario dal titolo “L’importanza del passaggio generazionale e della tutela del patrimonio”, nel quale consulenti e professionisti illustreranno la normativa, affronteranno le problematiche e illustreranno le opportunità.

“É proprio sullo sviluppo della dotazione del capitale umano delle imprese che si innescano i processi di trasmissione delle conoscenze. Un vettore di rilievo nella trasmissione di competenze, know how e capitale umano nelle imprese è rappresentato dal passaggio generazionale, fase critica nell’economia delle imprese, che espone la struttura produttiva da un lato al rischio di una perdita del patrimonio imprenditoriale, di occupazione e di conoscenze, e dall’altro alle opportunità connesse con l’ingresso in azienda di risorse più giovani, maggiormente scolarizzate, con una più alta propensione all’utilizzo delle tecnologie e con una maggiore vocazione al rischio e all’innovazione”.

In Sardegna il valore dell’artigianato si trasmette di padre in figlio.

Secondo il dossier elaborato l’Ufficio studi nazionale di Confartigianato su dati Istat, nella nostra regione sono ben 3.454 le imprese a conduzione familiare (tra i 3 e i 9 addetti) interessate da un passaggio generazionale tra 2012 e 2016, il 19,4% delle imprese familiari totali nella regione (17.840). Valore che sale a 4.742 se si considera il periodo 2006-2016. Sesta nella classifica nazionale, la Sardegna è preceduta solo Basilicata, con il 21% di microimprese interessate dal passaggio generazionale entro il 2016 (cioè 1.065 realtà), Sicilia, con il 20,8% (pari a 8.771 microimprese) e Molise con il 20,2% (663 unità imprenditoriali), Liguria ed Emilia Romagna.

In Italia sono ben oltre 128 mila le microimprese a conduzione familiare interessate dal fenomeno (il 18,2% del totale, quasi 706 mila microimprese).

“Non è solo una semplice consegna di quote. Ma è un percorso molto più complesso – spiega la Folchetti, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – il passaggio generazionale è una trasmissione di passioni, valori e competenze manageriali”. “Fattori che vanno trasmessi e raccontati in modo adeguato a chi sarà il futuro capitano d’impresa”.

Quello della trasmissione dei valori e delle competenze di generazione in generazione è un fenomeno che in Sardegna prevale soprattutto nel comparto del “manifatturiero”. Con un valore del 27%, la nostra regione registra la seconda maggiore incidenza di microimprese del settore interessate al passaggio generazionale tra 2012 e 2016 (sono 581). In testa la Valle d’Aosta con un’incidenza del 38,2%. Il passaggio generazionale “sardo” è meno incisivo nei settori dei “servizi” e delle “costruzioni”. Nel primo caso, il fenomeno riguarda il 19,4% delle piccole imprese regionali sul totale di 12.090 a conduzione familiare tra 2012 e 2016. In questo periodo le incidenze maggiori si registrano in Molise (21,3%) e in Umbria e nella Provincia Autonoma di Trento, entrambe con il 21%. Per quello che riguarda invece le “costruzioni”, le realtà sarde coinvolte dal passaggio generazionale sono solo 477: in questo caso si tratta del 14,3% del totale, che comprende 3.338 microimprese a conduzione familiare. Guardando la classifica del comparto, dove la Sardegna è 14esima, al primo posto si trova Valle d’Aosta, dove è coinvolto il 33,9% delle microimprese attive nel manifatturiero.

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