I giovani sardi che volessero fare un’esperienza nel Servizio Civile Digitale a Cagliari hanno a disposizione ancora pochi giorni per proporre la propria candidatura.

Infatti, Confartigianato Sud Sardegna, attraverso la propria Associazione di Promozione Sociale “ANCOS”, nell’ambito del Servizio Civile Digitale, selezionerà 1 giovane da inserire nel programma “Cittadinanza digitale: accompagnamento all’uso consapevole ed efficace dei nuovi strumenti di accesso ai servizi” che durerà 12 mesi.

Il ruolo degli operatori volontari sarà quello di “facilitatore digitale”, con l’obiettivo di fornire il supporto al cittadino nell’utilizzo delle tecnologie digitali e l’accompagnamento all’utilizzo dei servizi pubblici digitali. Per questo Confartigianato e Ancos “premieranno” i candidati in possesso di competenze digitali anche “formali”.

Gli interessati, senza distinzione di sesso, che saranno impegnati nel progetto “Digital divide: facilitatori digitali ponte fra generazioni”, per candidarsi dovranno avere tra 18 anni e non aver superato i 28, essere in possesso dei requisiti previsti dal bando e presentare la domanda entro le 14 del prossimo 26 gennaio. Al volontario verrà riconosciuto un assegno mensile pari a 444,30 euro.

Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma domanda on line raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it

Possono presentare domanda i giovani, senza distinzione di sesso, con questi requisiti: cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia; aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda; non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.

 “L’obiettivo generale del Progetto – commenta Pietro Paolo Spada, Segretario di Confartigianato Sud Sardegna è favorire una maggiore accessibilità alle informazioni e ai servizi da parte degli anziani, creando contemporaneamente una spinta verso l’infrastrutturazione tecnologica a supporto di questa categoria di persone, così come di tutte quelle fasce della popolazione che, per i motivi più disparati, faticano ad utilizzare in modo efficace e soprattutto consapevole gli strumenti ed i canali che le nuove frontiere digitali mettono a disposizione”. “Il rischio che restino esclusi dalla trasformazione digitale in atto e privati della possibilità di esercitare i loro diritti di cittadinanza in digitale – conclude il Segretarioè drammaticamente elevato e rallenta il percorso avviato verso una compiuta e diffusa Cittadinanza Digitale”.

L’ANCoS –Confartigianato Sud Sardegna, per questo si propone l’obiettivo di promuovere un PROGRAMMA DI INCLUSIONE DIGITALE che mira a fornire ai più anziani, in particolare a quelli che vivono nei piccoli centri o nelle periferie delle grandi città e sono dunque a rischio di esclusione e isolamento, strumenti, informazioni e competenze utili a consentire loro di vivere appieno la loro dimensione di cittadini anche nel nuovo ecosistema digitale. Nell’ambito del programma, gli anziani che vivono in Comuni a più alto rischio di digital divide, saranno supportati dall’operatore volontario che avrà il compito di supportarli nell’accesso e nell’utilizzo degli strumenti e delle tecnologie digitali, per restituirgli il diritto di sentirsi veramente e concretamente “cittadini digitali” e di scoprire quanto le nuove tecnologie, se utilizzate con i giusti criteri, possano risultare preziose per vivere meglio.  Da una recente indagine sugli anziani, infatti, emerge che in più della metà dei casi riscontrati (circa il 60% mediamente) gli over 70, soprattutto quelli che vivono soli o col coniuge e non hanno familiari vicini (figli, nipoti…) chiedono costantemente supporto nella richiesta di attivazione e impiego dello SPID, dell’utilizzo dello stesso nell’accesso ai principali servizi online messi a disposizione dalla PA, nonché nella creazione di una casella PEC o più semplicemente nell’accesso ai siti web ufficiali di riferimento delle principali Istituzioni o enti di interesse per la categoria (INPS, Agenzia delle Entrate, Comune, Regione, ASL, Poste, Istituti di credito…), con richiesta di affiancamento nella navigazione e nella ricerca delle pagine dedicate. Per i giovani operatori volontari, millennials e nativi digitali, si tratta spesso di operazioni immediate e semplici, ma evidentemente la percezione del livello di immediatezza e rischio non è lo stesso per le persone anziane, soprattutto se fragili, sole, con un livello di istruzione medio-basso e condizioni economiche tali da non consentire l’acquisto e l’accesso quotidiano alle tecnologie.