Rai 1, sabato 30 marzo, sarà il palcoscenico televisivo delle piccole imprese artigiane di Cagliari, Assemini, Villacidro e Gonnosfanadiga e della storia, dell’ambiente e della cultura del Sud Sardegna, in particolare di San Sperate e Siliqua.
Dalle ore 12.00, infatti, sulla Prima Rete di Stato andrà in onda il programma “Linea Verde Start”, condotto dal giornalista Federico Quaranta, storico ideatore della trasmissione radiofonica “Decanter”, realizzato in collaborazione esclusiva con Confartigianato, che racconterà l’eccellenza delle realtà artigiane e dei territori dove queste operano, rendendo tangibile l’anima dell’artigianalità e l’importanza della tradizione e dell’innovazione nel mondo del “saper fare”.
Linea Verde Start, infatti, nasce come progetto di Confartigianato per mostrare la bellezza dei territori regionali unitamente alle realtà produttive del mondo all’Associazione Imprenditoriale, che vivono la tradizione locale e la rielaborano con la capacità delle maestranze artigiane.
La trasmissione si aprirà a Cagliari con la visita alla spiaggia del Poetto e alla necropoli punica di Tuvixeddu. Proseguirà con le visite a Gonnosfanadiga dal panificatore Riccardo Porta del Panificio Artigiano “Porta 1918”, ad Assemini dal ceramista Andrea Farci e dalla stilista Marinella Staico, e a Villacidro nella falegnameria artigiana “Legnostrutture” di Alessio Monzo. Spazio anche a San Sperate, al giardino sonoro di Pinuccio Sciola, e Siliqua, al Castello dell’Acquafredda. Non mancherà anche una videoricetta cagliaritana a base di pesce. La puntata si chiuderà con l’intervista a Fabio Mereu, VicePresidente Regionale di Confartigianato Sardegna e del Sud Sardegna, all’interno del Parco di Molentargius,
“L’artigianato è cultura e la tiene viva ogni giorno. L’artigianato è arte e la esprime negli infiniti prodotti e settori dell’eccellenza made in Italy – commenta Fabio Mereu, Presidente Regionale di Confartigianato Sardegna – e tutto ciò lo vedremo in questa nella puntata di Linea Verde Start dedicata a Cagliari”. “Orgoglio, passione, manualità e genio sono le caratteristiche dell’artigianato sardo e la vera forza delle nostre imprese – continua Mereu– realtà che perlopiù sono familiari e proseguono la tradizione dei loro predecessori. Con questa importante iniziativa Confartigianato, in collaborazione con la Rai, dà voce e visibilità al nostro mondo artigianale, così unico e valoroso nel creare eccellenze e nel mantenere vive e vitali storia e tradizioni della nostra terra”. “Nelle mani delle donne e degli uomini passa tutta intera la storia di una comunità – conclude il Presidente – e anche in questa puntata verrà confermato come la tradizione dell’artigianato sardo non sia qualcosa di statico ma un elemento sempre in evoluzione”.
Il programma ci mostrerà come nel Sud Sardegna arte e artigianato siano ingredienti di una ricetta capace di unire la qualità delle materie prime, il saper fare, la passione, la cura per il dettaglio, le tradizioni connesse all’innovazione, il rispetto delle persone, dei territori, dell’ambiente. Tutti elementi distintivi di quello che Confartigianato chiama “Valore Artigiano”.
Che a Gonnosfanadiga vive nel lavoro di Riccardo Porta, artigiano del pane, erede di un’attività creata nel 1918 dalla sua bisnonna e in questi anni trasmessa e custodita nel rispetto della tradizione produttiva che utilizza il lievito madre continuamente rinnovato e i grani locali.
E’ passione per un mestiere antico quella che esprime Andrea Farci, ceramista di Assemini, che si definisce fieramente artigiano e ‘ossessionato’ dalla qualità dei prodotti e dal ‘fare bene’, sempre emozionato nel ricevere l’ammirazione di chi acquista le sue creazioni.
Il legno è la materia prima lavorata da Alessio Monzo a Villacidro per realizzare ogni tipo di struttura, dal gazebo fino a un palazzo di molti piani. Un’attività cresciuta negli anni ma che conserva il suo valore fondamentale nella sapienza delle mani degli artigiani che danno anima al lavoro delle macchine.
E’ una storia che arriva da lontano quella dell’atelier di Marinella Staico di Assemini, erede di una famiglia di sarti greci che alla fine del 1700 si stabilirono a Cagliari dove introdussero la lavorazione del Serenicus, cappotto realizzato con un morbido panno, oggi chiamato “Sereniccu” che Marinella continua a produrre insieme con i capi d’abbigliamento su misura frutto della sua arte sartoriale.
Un vaso in ceramica, un abito, una specialità alimentare, una struttura in legno sono capolavori dell’arte artigiana italiana che è ‘laboratorio’ di biodiversità produttiva, di bellezza e di bontà, alchimia perfetta fra tradizione e innovazione, tra radici e futuro, all’insegna della sostenibilità.