“Se ne è andato un artigiano della vita e dello sport. La sua esistenza e la sua straordinaria carriera nel calcio sono paragonabili a quelle di un artigiano che ha plasmato con maestria, passione e dedizione il suo mestiere. Tutto il mondo delle imprese della Sardegna è profondamente addolorato per la scomparsa di un grande Sardo come è stato Gigi Riva”.
Con queste parole, il Presidente e il Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Fabio Mereu e Daniele Serra, insieme alla Giunta dell’Associazione esprimono il profondo cordoglio per la scomparsa dell’Uomo e del Campione.
“Gigi Riva è stato l’artigiano per eccellenza del campo da gioco, che ha plasmato il suo destino con gli strumenti della determinazione e dell’impegno – continuano Mereu e Serra – come un artigiano esperto, ha dato forma al suo percorso calcistico con tecnica impeccabile, segnando il suo nome nella storia del calcio sardo, italiano e mondiale”. “Come ogni artigiano – proseguono Presidente e Segretario – Gigi ha affrontato sfide con coraggio, lavorando con la precisione di un vero professionista. La sua abilità nel controllare la palla era paragonabile all’arte di un maestro artigiano che trasforma la semplice materia prima in un eccellente prodotto. Ogni goal da lui segnato era una creazione unica, un capolavoro scolpito nell’immaginario collettivo degli appassionati di calcio”.
“Un uomo che era venuto per stare, come raramente accade, dal nord. È rimasto per davvero. Ha rinunciato alla facilità del momento per combattere e rendere fiero un popolo, rinunciando a squadre più blasonate e con facili guadagni – aggiunge Mereu – “Io volevo lo scudetto per la mia terra: ce l’abbiamo fatta.” Anche per questo sei entrato nel mito di un popolo, di una regione, di una nazione già da vivo e ora che non ci sei più sarai ricordato per sempre con amore. Il sacrificio, il riscatto non ha valore materiale ma ti da un dono: l’eternità della memoria. Questo insegnamento che ci hai donato vale nello sport come nelle imprese. Grazie Gigi Riva”.
Per gli Artigiani sardi, “la sua dedizione alla maglia rossoblù e a quella azzurra è stata come l’impegno di un artigiano fedele alla sua bottega, al suo lavoro e alle sue creazioni. La sua passione contagiosa ha ispirato intere generazioni, portando gloria e onore alla Sardegna e al resto dell’Italia attraverso i successi del Cagliari e della Nazionale italiana. Soprattutto è stato un faro per i giovani che hanno visto in lui un modello di impegno e professionalità e per tutti i sardi che vedevano in lui l’immagine della serietà, del rigore e dell’attaccamento alla propria Isola”.
“Vogliamo ricordarlo come un grande artigiano del calcio – concludono Mereu e Serra – la sua eredità resterà viva nei cuori della popolazione sarda e di tutti coloro che amano il calcio e apprezzano l’arte calcistica. Ci auguriamo che i suoi insegnamenti possano continuare a ispirare le generazioni che verranno, così come farebbe ogni artigiano che ha a cuore il futuro della propria azienda”.