E’ stata affidata alle mani del Cardinal Arrigo Miglio dalle delegazioni di Confartigianato Sud Sardegna e Coldiretti Iglesias-Carbonia, la statuina raffigurante un maestro imprenditore con il suo apprendista, raffigurante il passaggio di competenze tra le generazioni.
Il nuovo personaggio del presepe 2023 di Confartigianato, Coldiretti e Fondazione Symbola come nei 3 anni passati, è stata consegnato alla Chiesa iglesiente dalla VicePresidente di Confartigianato Sud Sardegna, Norella Orrù, e dai Dirigenti di Coldiretti Iglesias-Carbonia, Beppe Vella, Sergio Lai e Antonello Ecca.
Nel 2020 la statuina rappresentava un’infermiera con la mascherina, nel 2021 un imprenditore digitale e nel 2022 una florovivaista.
A 800 anni dal primo Presepe voluto da San Francesco a Greccio, la statuina del Presepe 2023 ha anche l’obiettivo di parlare del presente ma anche del futuro. Il Presepe, infatti, è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che la società civile sta attraversando, è la “buona Novella” che diventa presente e significa rinascita, mettersi in cammino, stare vicini alle persone e al territorio, includere, è la famiglia.
Con la spinta delle energie vere e buone raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato, Coldiretti con l’affiancamento della “Fondazione Fratelli tutti” vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile.
“Quest’anno – commenta Norella Orrù, VicePresidente di Confartigianato Sud Sardegna – si è voluto evocare in una sola immagine aspetti fondamentali e costitutivi del “saper fare”: apprendistato, formazione, competenze, passaggio generazionale nell’impresa familiare, attrattività per i giovani. È un’immagine che rappresenta il cuore della nostra cultura e del lavoro, la vicinanza al territorio e ai suoi prodotti, la trasmissione del sapere attraverso le generazioni. La figura del giovane, con i suoi sforzi e la sua concentrazione, vuole richiamare l’interesse dei giovani ad apprendere e a preservare le tradizioni, innovandole. La figura del maestro rappresenta, al contempo, la difesa delle competenze e la responsabilità di orientare le scelte future delle nuove generazioni sulla strada dell’eccellenza italiana, del made in Italy, della valorizzazione del territorio e delle comunità”.
“Si rinnova questo importante momento di condivisione che quest’anno porta un messaggio che tocca molto da vicino tutto il mondo agropastorale sardo e del Sulcis-Iglesiente, quello del ricambio generazionale – commentano alla giornata di consegna della statuina i dirigenti del territorio di Coldiretti Sergio Lai, Beppe Vella e Antonello Ecca – questa statuina rappresenta un simbolo di buon auspicio affinché i saperi della terra vengano tramandati alle generazioni future e che queste possano continuare a seguire il percorso dei loro padri, soprattutto in un momento in cui il settore agricolo sardo soffre il grave fenomeno dell’abbandono – concludono – come associazione stiamo lavorando attivamente in tutti i territori per cercare di invertire questo fenomeno e rendere sempre vive le nostre campagne. Il simbolo donato oggi vuol essere anche un augurio in queste festività natalizie“.