Sono oltre 56milioni i milioni di euro che il Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (FSBA), la cassa integrazione del sistema artigiano, ha erogato in Sardegna, tra il 2020 e il 2021, a 14.133 tra lavoratrici (35,65%) e lavoratori (64,35%), di 5.165 aziende artigiane isolane, dando risposta alle 9.763 domande di sostegno economico pervenute in 21 mesi e andando a coprire 5milioni e 880mila ore di sospensione dal lavoro.
“Questa è la fotografia di un settore travolto da uno tsunami che però ha saputo resistere grazie anche alle importanti risorse gestite dal fondo degli artigiani. Un sistema associativo al servizio della collettività e sempre al fianco delle imprese – commenta Marina Manconi, Presidente dell’EBAS – è stato un periodo davvero intenso e faticoso ma siamo soddisfatti del lavoro svolto a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto artigiano. In Sardegna si registra una vera partenza della bilateralità nel settore, che garantisce diritti e tutele a una più ampia platea di dipendenti. Senza dubbio FSBA attraverso l’EBAS, l’Ente Bilaterale Artigiano della Sardegna, ha svolto nel periodo covid un ruolo fondamentale in tale direzione”.
E i numeri sardi parlano chiaro: nel periodo di crisi (2020-2021) il sistema ha registrato l’adesione al Fondo di 3.413 nuove aziende (+88%) e di 11.052 nuovi lavoratori (+93%).
Nei primi 5 mesi del 2022, 332 dipendenti di 137 aziende hanno presentato domanda di sostegno al reddito per un ammontare complessivo di 203mila euro.
“Dati importanti che testimoniano – continua la Presidente – anche nella nostra regione, uno sviluppo della conoscenza della bilateralità artigiana e il suo essere una riconosciuta e apprezzata fonte di tutela a protezione delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto. Sono cifre che confermano il grande impegno svolto dal sistema bilaterale artigiano negli ultimi due anni e che affermano lo sviluppo della conoscenza degli strumenti bilaterali e una maggiore consapevolezza delle prestazioni offerte sul territorio”.
A livello nazionale, il Fondo di Solidarietà Bilaterale Alternativo dell’Artigianato (Fsba), durante il biennio 2020-2021, ha dato risposta complessivamente a 844.000 addetti e le aziende che hanno beneficiato del fondo ammontano a oltre 224.000, per un totale di oltre 447.000 domande presentate per un ammontare di oltre 3miliardi di euro di erogazioni.
In Sardegna, delle oltre 9mila domande presentate, relative alla oltre 5mila imprese e 14mila dipendenti, 1.533 sono arrivate dalla provincia di Cagliari per 4.465 dipendenti; 214 dalla provincia di Carbonia-Iglesias per 527 dipendenti, 189 aziende dal Medio Campidano per 566 dipendenti, 559 arrivano da Nuoro per 1.429 dipendenti, 164 dall’Ogliastra per 337 dipendenti, 573 da Olbia-Tempio per 1.602 dipendenti, 457 da Oristano per 1.191 dipendenti e 1.275 da Sassari per 3.327 dipendenti. In più ci sono 342 domande, per 705 dipendenti, la cui indicazione territoriale non è ancora stata rilevata.
Per ciò che riguarda i settori, la quantità più rilevante di domande arriva dalle imprese dell’alimentazione, seguite dalle attività di servizi vari, da quelle di produzione e lavorazione di metalli e dell’installazione di impianti.
Inoltre, nel 2021, attraverso le prestazioni regionali, l’EBAS ha erogato direttamente contributi ai dipendenti per 12mila euro per le borse di studio, 27mila per la nascita dei figli, 14 per contributi conto interessi e 3mila e 500euro per spese scolastiche. Verso le imprese, invece, per la sicurezza sono stati erogati 32mila euro, 6mila per la carenza nella malattia e 19mila per incremento occupazione.
“In questi mesi, abbiamo soddisfatto tutte le richieste possibili con i fondi che erano a disposizione. L’erogazione tempestiva dei trattamenti FSBA nell’Isola, è il risultato di un lavoro che il mondo della bilateralità artigiana della Sardegna ha messo in campo, da subito, con l’obiettivo di mettere in sicurezza il patrimonio più grande di ogni impresa, i propri collaboratori – prosegue la Presidente Manconi – abbiamo compreso le necessità delle attività travolte da una crisi inaspettata, rispondendo tempestivamente alle richieste di tutto il comparto artigiano delle piccole e medie imprese aderenti alla bilateralità artigiana. Questo obiettivo è stato raggiunto anche grazie alla collaborazione delle Associazioni di Categoria, delle Organizzazioni Sindacali e dei Consulenti del Lavoro, tutti sottoposti a una enorme pressione”.
L’FSBA supporta le realtà artigiane della Sardegna in difficoltà, con i loro dipendenti, dei settori alimentare, benessere, comunicazione, legno-arredo, moda, riparazione e manutenzione macchinari, ristorazione senza somministrazione, trasporto e logistica, che hanno ridotto o sospeso l’attività.
In collaborazione con l’EBAS, l’Ente Bilaterale per l’Artigianato della Sardegna, grazie all’accordo sottoscritto insieme a Confartigianato Imprese, CNA, Casartigiani e CLAAI e CGIL, CISL e UIL, il Fondo interviene integrando, al momento, 13 settimane di reddito dei lavoratori, con un assegno ordinario pari all’80% della retribuzione che sarebbe spettata al dipendente (sino a un massimale lordo di 1.222,51 euro).
Di fatto attivo dal 2016, l’FSBA rappresenta un obbligo di legge previsto dal Decreto Legislativo 148/15 ed è lo strumento a tutela del comparto che assicura un sostegno rapido ed efficace a tutte le imprese artigiane di riferimento. È uno degli strumenti del sistema bilaterale previsti dalla contrattazione collettiva dell’artigianato che coinvolge tutte le imprese aderenti e non aderenti alle associazioni di categoria in quanto eroga prestazioni di welfare che sono indispensabili a completare il trattamento economico e normativo del lavoratore previsto all’interno dei contratti collettivi di categoria.
L’impresa, aderendo a EBAS e FSBA ottempera ai relativi obblighi contributivi previsti dalla contrattazione nazionale, regionale e dalla normativa in materia di ammortizzatori sociali e assolve ogni suo obbligo in materia nei confronti dei lavoratori.
“La crescita e il rafforzamento della bilateralità artigiana non ha interessato soltanto Fsba ma anche le prestazioni della bilateralità regionale – conclude Simona Guttuso, Direttore dell’EBAS – il lavoro svolto da Sanarti e dagli sportelli sul territorio, Fondartigianato che si è dotato di una nuova offerta formativa per garantire la formazione professionale dei lavoratori di comparto e una maggiore competitività delle imprese artigiane sul mercato ed infine l’organismo paritetico regionale per la Sicurezza, l’OPRA che, con la rete dei suoi 11 RLST sparsi su tutto il territorio regionale, collabora quotidianamente al fianco delle imprese e dei loro lavoratori per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Per questo è fondamentale che i lavoratori e le imprese che hanno conosciuto Fsba durante la pandemia, e che vivono oggi le criticità derivanti dalla guerra, il rincaro dei prezzi e l’impossibilità a reperire alcune risorse produttive, conoscano i vantaggi offerti da tutti gli strumenti artigiani di comparto, come previsto dalla contrattazione”.