Confartigianato Sassari ha incontrato i candidati a Sindaco di Sassari. Le 2.700 imprese artigiane chiedono tutele e spazi per poter crescere e rilanciare la Città anche dal punto di vista economico. Lai,  Fiori e Rau (Confartigianato Sassari) presentano il dossier sulle attività produttive cittadine.

Rilanciare l’economia artigiana e delle piccole imprese di Sassari, agevolare il recupero del patrimonio edilizio esistente, creare condizioni migliori per fare impresa, rendere più efficiente lo Sportello Imprese, tagliando la burocrazia e velocizzando le autorizzazioni, ridurre il peso della fiscalità locale, sviluppare e ammodernare Predda Niedda ricucendola con il resto della città.

Nella sede dell’Associazione Artigiana in via Alghero 30, la Presidente provinciale di Confartigianato Sassari, Maria Amelia Lai, i Vice Presidenti Marco Rau e Franco Fiori, quest’ultimo anche fiduciario comunale, insieme a una nutrita rappresentanza di artigiani e imprenditori sassaresi, hanno incontrato Mariolino Andria, Marilena Budroni, Nanni Campus, Giuseppe Doneddu, Lino Mura e Maurilio Murru; mentre Mariano Brianda era assente per inderogabili impegni personali dell’ultimo minuto.

Confartigianato Sassari, ai futuri sindaci, ha anche presentato il dossier sul “motore economico” sassarese, elaborato dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonte UnionCamere-Infocamere, per gli anni 2013-2018.

E’ questo ciò che le 13.995 attività produttive cittadine, di cui ben 2.758 artigiane che offrono lavoro a 4.885 addetti, hanno chiesto ieri, alla futura compagine politico-amministrativa, nell’incontro organizzato tra Confartigianato Imprese Sassari e i candidati a Sindaco alle elezioni di domenica prossima.

Dall’analisi dei dati è emerso come quello sassarese sia un tessuto produttivo cittadino, vivo e attivo nonostante la crisi che, come accaduto in ogni parte d’Italia, ha colpito duramente il settore artigiano, comparto che rappresenta il 19,7% di tutte le imprese, con una dimensione media di 2,6 persone per azienda. Il comparto, che in 5 anni ha visto scomparire 339 attività, nell’ultima rilevazione disponibile (3° trimestre 2018), ha in ogni caso registrato una vitalità che non si riscontrava da tempo, con 31 aperture e 32 chiusure, per un saldo in sostanziale pareggio (-1).

Sempre secondo il report di Confartigianato, tra le imprese artigiane di Sassari, reggono le attività dei servizi (1.368), non escono dalla crisi quelle delle costruzioni (824) e combattono quelle del manifatturiero (551). Da un’analisi più approfondita, in città predominano le imprese specializzate nei lavori di costruzione, ben 557 aziende, il 20,2% di tutte le attività del comparto, in calo di 81 unità rispetto al 2013, quando se ne registrarono 638. Seguono le 316 attività di servizi alla persona, l’11,5%, in aumento di 2 unità rispetto al 2013, quando ne vennero registrate 314, e le 253 imprese di edilizia, il 7,3% del totale artigiano, che hanno registrato un decremento di 142 unità, rispetto a 5 anni fa, quando gli albi della Camera di Commercio ne annotarono 334. Tra le restanti attività, 201 operano nella riparazione auto e motoveicoli, 190 nei trasporti, 176 nella ristorazione, 152 nella pulizia di immobili e paesaggio, 113 nella riparazione computer, 105 nella piccola manifattura, 89 nella fabbricazione di prodotti in metallo e 66 nella riparazione di macchinari e attrezzature.

Il tutto insiste su una popolazione residente di 126.769 persone, composta da 56.634 famiglie.

In primis l’Associazione Artigiana ha chiesto ai candidati condizioni migliori per sviluppare il tessuto imprenditoriale ed economico sassarese, partendo dalle imprese artigiane e da quelle di ridotte dimensioni. Per Confartigianato Sassari, infatti, un ambiente favorevole alla nascita di nuove attività produttive, infatti, ha molto a che fare con l’organizzazione che l’Amministrazione dovrà scegliere per rispondere alle necessità degli imprenditori. Da qui anche la necessità di uno “Sportello imprese” efficiente e al passo con le nuove esigenze e che tagli la burocrazia e i tempi di risposta per le autorizzazioni. Ampio risalto è stato dato alle iniziative per valorizzare Sassari dal punto di vista turistico e ambientale, attuando alcuni progetti fra cui Sistema del Parco multifunzionale della Valle Eba Giara – Rosello e il patrimonio costiero, (Platamona, Argentiera etc.). E’ stato posto in evidenza il fenomeno dell’abusivismo e sollecitate le azioni per contrastarlo, così come gli interventi per migliorare la sicurezza e la vivibilità della città.

Sull’edilizia, invece, le imprese necessitano di azioni concrete per agevolare il recupero del patrimonio edilizio vetusto, per sfruttare anche una recente legge regionale che mette a disposizione cospicui finanziamenti. Tra le richieste di Confartigianato Sassari anche il taglio delle imposte locali quali IMU, TASI, TARI, TOSAP. Su Predda Niedda, gli artigiani chiedono che il Comune si riappropri di un “gigante”  patrimonio, carico di oneri e funzioni,  opportunità di sviluppo, per “ricucirlo” con il centro della Città. Il tutto dovrà avvenire partendo dalla messa in sicurezza delle strade, ripristinando le reti idriche e fognarie e mettendo in piedi un sistema di videosorveglianza wireless.

Tutti i candidati hanno condiviso le richieste di Confartigianato Sassari impegnandosi a realizzarle in caso di elezione.