Il PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, deve contenere anche una parte dedicata agli anziani non autosufficienti e prevedere uno stanziamento di risorse adeguato a questo scopo”.

E’ questo l’appello che l’ANAP Sardegna, l’Associazione dei Pensionati Artigiani di Confartigianato, attraverso la Presidente Paola Montis, lancia al Governo Nazionale e al Parlamento.

Come sappiamo, l’Italia è uno dei Paesi maggiormente colpiti a livello mondiale dal Covid 19 e gli anziani, soprattutto quelli non autosufficienti e coloro che vivono in solitudine e in isolamento, hanno pagato il tributo più alto per quanto riguarda gli eventi gravi e soprattutto i decessi – commenta la Presidente Montis – tutto ciò è indicativo di una situazione di carenza che va affrontata con urgenza; la pandemia ha messo in luce tutte le debolezze, non solo del nostro sistema sanitario, che sconta riduzioni da tempo di posti letto e di personale, ma soprattutto di quello assistenziale, a cui non è mai stata dedicata molta attenzione dai vari Governi che si sono succeduti, nazionali e locali, sia relativamente allo stanziamento di risorse, sia alla predisposizione di strutture e mezzi per fornire a quanti sono in condizione di bisogno (vedi i non autosufficienti), e alle loro famiglie, il dovuto sostegno”. “Considerato tutto questo – continua la Montissarebbe paradossale che proprio coloro che sono stati più colpiti dalla pandemia siano esclusi dal PNRR, strumento che, oltre a rilanciare l’economia, dovrebbe avere lo scopo di proporre quei correttivi necessari affinché, in un futuro in cui – a detta di esperti – dovremo convivere con eventi pandemici di vario tipo, non abbiano più a verificarsi situazioni di emergenza sanitaria e sociale come quella che stiamo vivendo”.

L’ANAP, a livello nazionale e regionale sardo, è consapevole di quanto il Sistema Paese sia in ritardo rispetto ad altri Paesi Europei in fatto di assistenza ai non autosufficienti e di quanto la pandemia abbia mostrato come siano i soggetti più vulnerabili ad essere colpiti maggiormente dalla mancanza di risorse materiali, organizzative durante una crisi. I pensionati di Confartigianato, ritengono perciò necessario individuare piani d’intervento generali che non possono prescindere dall’individuazione di strumenti e strategie adeguati a garantire la tutela di tutti gli individui, compresi quelli in condizione di non autosufficienza.

Per questo i pensionati artigiani propongono di ottemperare a due compiti essenziali: finanziare il necessario ampliamento dei servizi pubblici (domiciliari, semi-residenziali e residenziali) attraverso un’incisiva azione a sostegno di regioni e comuni, che ne detengono la titolarità, ma che – da soli – non dispongono delle risorse occorrenti; definire alcune nuove regole rispetto agli obiettivi e alle modalità di funzionamento del sistema, per migliorare la qualità e l’appropriatezza delle risposte.

Quella della non autosufficienza è l’unica questione sociale che la politica italiana sembra non vedere – rimarca la Montis quando invece bisognerebbe realizzare il potenziamento dell’assistenza a domicilio, riqualificare le strutture residenziali per garantire ad ogni anziano uno spazio di vita personale tale da consentire dignità e privacy; favorire le relazioni con i familiari, conciliando sicurezza e libertà di movimento, alleggerire le famiglie, e soprattutto le donne, dal lavoro di assistenza ai non autosufficienti, con ricadute positive sulla parità di genere e con la creazione di nuovi posti di lavoro, legiferare in materia di riconoscimento e tutela della figura del caregiver familiare”.

ANAP Sardegna, in conclusione, al fine di poter dare il proprio contributo su questa importante materia della non autosufficienza e delle problematiche legate alle condizioni degli anziani di istituire un tavolo di lavoro permanente PAN (Piano Anziani Nazionale), attraverso il quale si possa avviare un confronto costante utile a definire le azioni da realizzare nel futuro tese a risolvere le attuali criticità.