Facciamoci un regalo! Compriamo artigiano, compriamo locale, compriamo sardo”.

È questo, in estrema sintesi, l’appello che Confartigianato Imprese Sardegna lancia per sostenere e acquistare direttamente dai produttori, dalle attività artigianali e commerciali attualmente penalizzate e costrette a chiudere o a resistere, ma soprattutto a reinventarsi. L’Associazione Artigiana sarda stima in 621milioni di euro il totale delle spese natalizie in prodotti e servizi tipici artigianato in Sardegna; il 58,6% per alimentari/bevande e il 17,5% abbigliamento/accessori, giro d’affari che interessa più di 6.600 imprese artigiane sarde e oltre 15mila addetti.

Quello che ci attende sarà un Natale diverso e difficile – spiegano Antonio Matzutzi e Daniele Serra, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Sardegnaauspicando che la situazione possa migliorare di giorno in giorno, vogliamo lanciare un appello: regalate prodotti del nostro artigianato. Invitiamo tutti a comperare prodotti di qualità del nostro artigianato per non far perdere a migliaia di attività l’appuntamento clou del Natale che vale, nella nostra Isola, oltre 600 milioni di euro”.

Quella che sosteniamo non è una campagna contro qualcuno – continuano Presidente e Segretarioma è un appello a fare più attenzione a dove spendere i propri soldi. Per chi può permetterselo, meglio un prodotto di qualità in più che due scadenti. Inoltre, la stragrande maggioranza delle attività artigianali e commerciali in questi mesi ha adottato servizi di vendita on line, così come la consegna in delivery per favorirne la distribuzione”.

Secondo l’indagine dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato le imprese artigiane produttrici di beni e servizi tipici del Natale, in Sardegna sono 6.622 le imprese artigiane attive, per lo più imprese famigliari, in 43 settori in cui si realizzano prodotti artigianali e si offrono servizi di qualità che possono essere regalati in occasione del Natale.

Analizzando poi i dati ISTAT poi sui consumi delle famiglie sarde nel corso del 2019, Confartigianato Sardegna stima in 621 milioni di euro la spesa natalizia (mese di dicembre) di prodotti e servizi tipici dell’artigianato in Sardegna; il 58,6% destinato ad alimentari/bevande ed il 17,5% ad abbigliamento/accessori.

Alimentazione, abbigliamento e accessori da soli rappresentano il 75,6% della spesa per gli oltre 620milioni di euro ma di rilevo anche le spese per mobili e arredo, articoli per la casa, giocattoli e libri, beni e servizi per la cura della persona.

Da quando la pandemia è scoppiata nel nostro Paese – proseguono Matzutzi e Serra alle categorie produttive è stato chiesto un grande sforzo di responsabilità: abbiamo chiuso le nostre attività per tre mesi, abbiamo investito per mettere in sicurezza luoghi di produzione e di vendita, abbiamo nuovamente richiuso. Ora dobbiamo essere uniti per le nostre comunità: comprate prodotti dell’artigianato locale e, se non è possibile farlo di persona, i canali per il loro acquisto non mancano. La svolta digitale che stanno compiendo le imprese sarde impegnate e coinvolte in questa transizione, anche obbligata per via della pandemia, vede oltre il 60% delle nostre aziende implementare canali web, sistemi di vendita e distribuzione on line, aggiornamento software, rendendo questi servizi possibile”. “Non è vero che l’emergenza sanitaria abbia imposto sacrifici a tutti – continuano Presidente e Segretarionon di certo ai colossi delle vendite on line che negli ultimi tempi hanno raddoppiato il fatturato a un ritmo 10 volte superiore a quello delle grandi aziende manifatturiere. Alle nostre attività è stato chiesto di chiudere poi di riaprire mettendo in sicurezza luoghi di produzione e di vendita”.

Per Confartigianato Sardegna, scegliere un regalo realizzato o offerto da un’impresa artigiana del territorio è un gesto di cura per il luogo in cui viviamo, per preservarne la vitalità e l’unicità. Un gesto che deve entrare nella quotidianità di ciascuno, perché permette di sostenere le imprese e i loro lavoratori insieme al benessere dell’intera comunità e a contribuire al made in Italy di qualità che rende gli artigiani sardi e italiani unici al mondo.

“Questa volta siamo noi a chiedere un’assunzione di responsabilità: comprate prodotti dell’artigianato locale –proseguono Presidente e Segretarioi nostri artigiani sono presenti nei piccoli e grandi centri, con tutto ciò che vogliamo: dalla pasticceria, bevande, a tutto l’alimentare in genere, libri e poi cravatte, vestiti e prodotti sartoriali, prodotti per la casa, l’ufficio”, complementi d’arredo e artigianato locale”. “Anche con le limitazioni da Covid-19, le MPI e l’artigianato sono vicine ai propri clienti – continuano Matzutzi e Serra – si può comprare locale anche senza dover recarsi nel luogo in cui è localizzata l’impresa, il negozio, la bottega o il laboratorio, poiché a seguito delle limitazioni imposte a causa della diffusione del virus, molte imprese artigiane e MPI si sono attivate su canali alternativi di vendita realizzando consegne a domicilio, intensificando e organizzando del take away e anche accrescendo l’offerta tramite l’e-commerce”.“Dobbiamo tutti fare uno sforzo e sostenere il lavoro dei nostri produttori e attività di “quartiere” – concludono – identità dei nostri territori, patrimonio di cultura e saper fare”.

L’acquisto di prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese sarde è una scelta etica a sostegno del territorio, in occasione delle festività natalizie così come nella quotidianità, che genera valore per l’acquirente, per il destinatario del dono e per la comunità. Scegliere i prodotti e servizi artigiani offerti sul proprio territorio non vuol dire solo sostenere l’impresa, l’imprenditore e i 16 mila addetti e le loro famiglie, ma anche il benessere della comunità, dato che il 36,1% delle micro e piccole (3-49 addetti) imprese del territorio sostengono o realizzano iniziative di interesse collettivo esterne all’impresa – per lo più iniziative sportive, umanitarie, culturali e divulgative generali (non collegate all’attività dell’impresa), di contrasto alla povertà e al disagio sociale e socio- assistenziali. Si tratta del 98,3% delle imprese totali impegnate in attività di interesse collettivo.

Ecco alcune evidenze che sottolineano il valore di mercato e sociale conseguente all’acquisto di prodotti realizzati da imprese artigiane e da micro e piccole imprese della Sardegna. (MPI).

  • Il valore del lavoro: nella manifattura le MPI e l’artigianato il peso del valore del lavoro sul fatturato è di 4 punti superiore a quello delle medie e grandi imprese (15,8% vs. 11,9%).
  • La qualità e la professionalità: la qualità del prodotto o del servizio offerto viene indicata come principale fattore competitivo da oltre il 74,0% delle piccole imprese sarde, a cui segue la professionalità e competenza del personale (51,2%).
  • Il sostegno all’occupazione: nelle MPI e nelle imprese artigiane lavorano l’82,4% degli occupati del nostro territorio.
  • La sostenibilità: oltre due terzi (71,0%) delle micro e piccole imprese a ‘vocazione artigiana’ sono orientate al green, riducendo la produzione di rifiuti, contenendo l’utilizzo di acqua nel processo produttivo e diminuendo i consumi di energia elettrica. Comprare a Km0 vuol dire anche essere più rispettosi dell’ambiente: il 71,7% delle MPI sarde hanno come principale mercato di riferimento il comune in cui sono localizzate, il 60,1% i comuni della stessa regione in cui sono ubicate.
  • Il sostegno al made in Italy: il sistema di offerta del made in Italy è un asset chiave per la crescita del PIL. Conosciuto e apprezzato all’estero, il made in Italy affonda le sue radici sul territorio.
  • Il sostegno al welfare: le micro e piccole imprese generano utili tassati in Italia; anche il lavoro generato dalle MPI risiede in Italia e contribuisce alle entrate previdenziali, essenziali per garantire i servizi del sistema di welfare.

Confartigianato Imprese Sardegna ricorda anche come le MPI manifatturiere sarde che producono beni ogni 100 euro di fatturato ne destinano 71,9 euro per l’acquisto di beni e servizi, favorendo una vasta domanda nei settori dell’indotto: legno, metallo, vetro, cemento, gomma-plastica, meccanica, tessile, servizi di trasporto e logistica, servizi di pulizie e sanificazione e servizi digitali e amministrativi.

10 BUONI MOTIVI PER COMPRARE ARTIGIANO.

Artigianalità basata sul valore del lavoro

Ascolto del cliente e personalizzazione del prodotto

Alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati

Cultura secolare della manifattura artistica e della rielaborazione dei materiali

Prodotti ad alta creatività, innovazione e originalità

Prodotti ben fatti, con lavorazioni a regola d’arte

Consulenza e supporto diretto per installazioni e riparazioni

Artigianato focalizzato sulla domanda di prossimità, con una conoscenza del mercato del locale

Remunerazione del lavoro sul territorio

Gettito fiscale in Italia necessario per garantire il sistema di welfare