Il calo sembra ormai confermato, una ricerca di eMarketer rileva che il 2017 ha fatto perdere a Facebook 2,8 milioni di utenti tra i più giovani.
La colpa pare sia di Instagram e Youtube e a Menlo Park iniziano le preoccupazioni. L’analisi di eMarketer (società di misurazione online) rileva che la presenza su Facebook dell’utenza tra i 12 e 17 anni è diminuita del 9,9% nel corso del 2017, che equivale a una perdita di 1,4 milioni, su un totale per fascia di età di 12,1 milioni. I dati pare siano peggiori rispetto alle previsioni e in totale, sempre secondo la ricerca, Facebook avrebbe perso 2,8 milioni di utenti sotto i 25 anni.
Inizialmente sembrava un trend limitato ai soli utenti degli Stati Uniti, pare invece che in Italia le cose vadano esattamento allo stesso modo, gli utenti tra i 15 e i 17 anni hanno dichiarato di dedicare più tempo a Instagram e YouTube.
L’andamento delle perdite, sebbene al momento sotto controllo (Instagram è pur sempre del gruppo di Menlo Park), potrebbe essere un primo campanello di allarme per la piattaforma Social. Gli utenti sono il vero patrimonio di Facebook, e le aziende che investono lo sanno bene, un calo degli utenti potrebbe nascondere una non capacità a gestire la confusione di notizie postate dagli utenti che sempre più utilizzano la piattaforma per riversare in maniera disordinata qualunque tipo di contenuto. Il pericolo è che anche le fasce di utenti di età superiore possano cedere ad altre piattaforme, soprattutto per un utilizzo di tipo business, (primo fra tutti LinkedIn), creando a questo punto un vero problema a Zuckerberg e azionisti.
Il 2018 sembra confermare il trend, non a caso le novità annunciate dovrebbero privilegiare i contenuti di amici stretti e famiglia, per far sentire gli utenti più a loro agio e tenerli quanto più possibile in piattaforma. A nostro avviso la crescita tanto sbandierata di utenti è ormai solo un ricordo e le perdite sono reali e da valutare con attenzione.
Per le aziende che operano su Facebook con loro pagine consigliamo di diversificare l’attività social e privilegiare i canali che garantiscono maggiore costanza soprattutto nelle conversioni sul sito web.