Imprese in crescita, occupazione record e nuove tecnologie come leva strategica per il sistema casa. Nell’Isola l’edilizia corre, cresce e si evolve ma sconta anche tante difficoltà legate all’uso delle nuove tecnologie.

E’ questo ciò che emerge dall’analisi del settore presentata questa mattina a Oristano nell’iniziativa regionale organizzata da Confartigianato Imprese Sardegna dal titolo “Abitare il domani – L’evoluzione del Sistema Casa in Sardegna”, realizzata in collaborazione con l’Università di Cagliari.

Aperta dall’introduzione del Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Giacomo Meloni, l’evento ha visto il proseguimento dei lavori con le relazioni del Segretario Regionale, Daniele Serra, dal titolo “I numeri dell’edilizia in Sardegna, report Ufficio Studi di Confartigianato”, e del Professor Paolo Sanjust, Docente dell’Università di Cagliari – Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, dal titolo “Intelligenza artificiale generativa: Costruire intrecciando i fili di innovazione e tradizione”.

Il sistema casa è l’insieme delle imprese che quotidianamente operano nell’edilizia, nell’installazione degli impianti, nella produzione di infissi, negli allestimenti e negli arredi – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna un comparto che vale un terzo del totale dell’artigianato e che si trova di fronte alle sfide epocali della sostenibilità, dell’innovazione, delle dinamiche demografiche e dell’evoluzione del mercato. Per affrontarle serve conoscenza, visione e capacità di guidare il cambiamento”.

I dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su fonti Istat, Eurostat, Svimez, Banca d’Italia. Movimprese, UnionCamere ed Excelsior, hanno fotografato un comparto delle costruzioni solido, vitale e sempre più strategico per l’economia regionale, ma anche un settore che si trova davanti alle più grandi trasformazioni della sua storia: la rivoluzione digitale, l’intelligenza artificiale, la transizione green, i cambiamenti demografici e il nuovo modo di abitare delle comunità.

Nel terzo trimestre dell’anno, nell’Isola operano 22.873 imprese delle costruzioni, di cui 13.135 artigiane, pari al 57% del totale. Un tessuto produttivo composto soprattutto da micro e piccole imprese, che rappresentano la spina dorsale del settore: il 91,5% degli addetti lavora in realtà con meno di 50 dipendenti. Gli addetti complessivi sono 41.831, di cui 21.970 nell’artigianato, capace di generare 1,329 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 39,5% del totale artigiano sardo, quota ben superiore alla media nazionale.

Il binomio edilizia e Intelligenza Artificiale sta per dare vita a una rivoluzione che cambierà non solo il lavoro in cantiere ma ridisegnerà tutto il settore che diventa sempre più laboratorio di sperimentazione e innovazione – aggiunge Melonie per questo la vera sfida, per guardare al futuro del settore, sarà quella di utilizzare bene le tecnologie digitali”. “Per farlo – prosegue serve, da una parte, investire in ricerca, Università e nuova cultura d’impresa, e dall’altra utilizzare gli strumenti innovativi, per affrontare i cambiamenti climatici e dare risposte alle nuove necessità anche di sicurezza sul lavoro Non dimenticando l’importanza della formazione di intelligenze naturali, quindi umane, in grado di sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale quindi e di far tenere ben saldi gli artigiani e i lavoratori sempre al centro dell’attività d’impresa”.

Occupazione: crescita record, Sardegna prima in Italia.

Grazie alla spinta del superbonus e alla ripresa degli investimenti, l’occupazione ha registrato un incremento senza precedenti: oltre 9.000 addetti in più tra il 2019 e il 2023.

Nel 2024 la Sardegna fa segnare il miglior dato nazionale, con una crescita del +17,9%, contro il +2,6% dell’economia regionale. A trainare questa dinamica è soprattutto l’aumento degli indipendenti, cresciuti del 93,7% negli ultimi cinque anni.

Il comparto continua comunque a espandersi: nel primo semestre 2025 l’occupazione cresce ancora (+1,2%), mentre aumentano in modo significativo le imprese più strutturate, come le Srl (+21,1%), indice di una crescente solidità organizzativa.

Un settore che cerca personale, ma non lo trova: 65,7% le figure introvabili.

La domanda di lavoro resta positiva: tra novembre 2025 e gennaio 2026 sono previste 3.760 assunzioni, con un saldo ancora in crescita (+0,3%), a differenza del resto dell’economia regionale, in calo del 7,3%. Tuttavia, rimane critica la difficoltà di reperimento, che raggiunge il 65,7%, in forte aumento negli ultimi anni. Le figure più difficili da trovare sono quelle altamente specializzate come gli installatori di impianti di isolamento e insonorizzazione, gli intonacatori, i meccanici e i montatori di macchinari e i tecnici delle costruzioni civili e di cantiere.

La carenza di manodopera qualificata è oggi una delle principali emergenze – prosegue Melonisenza tecnici, installatori e professionisti formati non potremo sostenere la domanda, né cogliere le opportunità che arrivano dall’innovazione e dalla transizione energetica. Per questo Confartigianato deve orientare, motivare e accompagnare gli artigiani, con il dovere morale e professionale di guidarli anche nelle fasi più complesse”.

Il futuro passa dall’Intelligenza Artificiale: le imprese iniziano a usarla, ma il potenziale è enorme.

Uno dei temi centrali del report riguarda l’avanzata – ancora timida ma evidente – dell’Intelligenza Artificiale nelle costruzioni sarde. Nel 2024 il 61,6% delle imprese ha investito in tecnologie digitali, con un aumento di 5,6 punti percentuali in un anno. Una su tre ha attivato percorsi di formazione legati alle nuove tecnologie. L’Intelligenza Artificiale è utilizzata dal 5,24% delle imprese, soprattutto per conversione della lingua parlata, generazione di testi e linguaggi tecnici, estrazione automatica di conoscenza, identificazione di oggetti e materiali, automazione dei flussi di lavoro. L’area produttiva è quella in cui l’IA viene utilizzata di più, seguita da marketing e vendite. Parallelamente, aumentano, ancora in modo insufficiente, gli investimenti in robotica avanzata, realtà aumentata, sistemi collaborativi e automazioni intelligenti, che oggi coinvolgono il 2,7% delle imprese.

L’intelligenza artificiale non è più un’opzione ma un nuovo strumento strategico – sottolinea il Presidente di Confartigianato Sardegnauna rivoluzione che riguarda la progettazione, la sicurezza nei cantieri, la gestione dei materiali, la manutenzione predittiva, l’efficienza energetica e perfino la relazione con i clienti. Il nostro compito è aiutare le imprese a comprenderne il valore, a coglierne le opportunità e a portarla dentro il sistema casa sardo”.

Transizione green e nuovi bisogni dell’abitare: l’edilizia protagonista.

Oltre metà dei nuovi ingressi lavorativi (52,4%) richiede competenze green elevate, ma il 70% di questi profili è difficile da reperire. La transizione ecologica non è più una tendenza, ma una necessità dettata dall’età del patrimonio edilizio: oltre il 61% degli edifici sardi è stato costruito prima del 1980.

Parallelamente, la Sardegna affronta una delle più profonde trasformazioni demografiche d’Italia con la popolazione sarda che, entro il 2050, diminuirà del 20,5% contro il -7,3% dell’Italia. L’impatto più importante lo subirà la fascia d’età tra i 20 e 64 anni che nell’Isola crollerà del 36,5% contro la frenata media italiana del 19,8%. Al contrario aumenterà del 21% la popolazione over 65. Questi cambiamenti modificheranno radicalmente la domanda abitativa, con l’aumento della richiesta di case più piccole, accessibili, prive di barriere, vicine ai servizi e, soprattutto, ubicate nei grossi centri urbani per fruire meglio dei sistemi di trasporto e di centri per l’assistenza alla salute. Quindi, presto, la società sarda avrà a che fare con sempre meno lavoratori, e quindi meno attività produttive, sempre più anziani e pensionati, e territori sempre più disabitati e con scarsi servizi. Una condizione che, a oggi, pare, irreversibile.

Il nostro evento si chiama “Abitare il domani” non a caso – rimarca Meloni –. siamo consapevoli che il modo di concepire la casa sta cambiando. E per rispondere alle nuove necessità servono strumenti nuovi: tecnologie, innovazione, IA. Ma anche la capacità di anticipare i bisogni delle famiglie e delle comunità”.

Credito oneroso e investimenti pubblici: luci e ombre.

Nonostante gli otto tagli dei tassi BCE tra 2024 e 2025, il credito resta costoso. In Sardegna il tasso medio applicato alle imprese delle costruzioni è tra i più alti d’Italia: 7,68% a giugno 2025. Lo stock dei prestiti cala del 3,5%, frenando investimenti privati e innovazione.

Diverso lo scenario degli investimenti pubblici: nel 2024, grazie al PNRR e ai bonus edilizi, la Sardegna registra un +23,2% degli investimenti fissi lordi dei Comuni, con ulteriore crescita nel 2025 (+8,7%). Il superbonus da solo ha generato 2,9 miliardi di euro di lavori, a cui si sommano 68 milioni di ecobonus.

L’attenzione delle famiglie verso ristrutturazioni, arredo ed efficienza energetica rimane elevata: nel 2023 le detrazioni hanno raggiunto i 191 milioni di euro, pari allo 0,8% del reddito dei contribuenti sardi.

Un settore che resta trainante, pronto a costruire il futuro dell’Isola.

Il settore resta vitale – aggiunge Melonisostenuto da una domanda ancora solida, da un’occupazione in forte crescita e da un ruolo centrale nella transizione energetica e digitale. Nonostante le criticità, come il reperimento del personale, il costo del credito, la demografia e la riqualificazione edilizia, l’edilizia sarda continua a essere un motore di sviluppo, anche grazie ai bonus, al PNRR e alla trasformazione tecnologica”. “Il compito di Confartigianato – conclude il Presidenteè accompagnare gli artigiani, orientare le loro scelte, fornire strumenti e conoscenza. Con le giuste competenze, anche le sfide più difficili possono essere vinte. E l’intelligenza artificiale sarà una delle leve principali per costruire la Sardegna di domani”.