Il bonus di 600 euro per gli autonomi spetta anche a tutti i soci di persone e capitali. Il Ministero dell’Economia accoglie la sollecitazione di Confartigianato.
L’indennità, o bonus, di 600 euro per gli autonomi e le partite Iva, spetta anche a tutti i soci di persone e capitali. Lo chiarisce il Ministero dell’Economia e Finanze, in risposta ad una precisa richiesta di Confartigianato Imprese. “Andando a presentare sollecitazioni, punto per punto, stiamo ottenendo risultati – commentano da Confartigianato Sardegna – ferma restando la nostra posizione sullo scarso valore affidato al lavoro di autonomi e partitive Iva, che pare essere di soli 600 euro in un mese, quindi meno di ciò che viene erogato con il reddito di cittadinanza, vi era incertezza, perché non si sapeva se i soci di società di persone o di capitali, che per obbligo di legge devono iscriversi alle gestioni speciali dell’AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria), pur non essendo classificabili come lavoratori autonomi svolgendo l’attività in forma societaria, rientrassero tra i destinatari dell’indennità di 600 euro per il mese di marzo. Inoltre, Confartigianato ha voluto chiarire anche se il bonus fosse da riconoscere a tutti i soci”.
La risposta del MEF, contenuta nelle FaQ di chiarimento al Decreto del 18 marzo 2020, è stata positiva, nel caso i singoli soci siano iscritti a gestioni dell’INPS. L’indennità riconosciuta dall’articolo 28 del provvedimento, infatti, è personale e non attribuibile alla società in quanto tale.
“Non è ancora stato chiarito il ‘come’, ossia le modalità di accesso all’indennità – concludono da Confartigianato Sardegna -, ma, non appena avremo i dettagli, forniremo dalle pagine del nostro sito”.