Tasse, burocrazia, pagamenti. Non si allenta la morsa sui piccoli imprenditori del nord est Sardegna. Appello di Confartigianato Gallura ai Parlamentari sardi per intervenire sulla Legge di Bilancio. Meloni (Presidente Confartigianato Gallura): “Non prendeteci per il mulo”. I dati territoriali su imprese, lavoro ed economia.
Tasse, burocrazia, pagamenti. Tasse che non calano, burocrazia che aumenta e pagamenti che diventano sempre più difficili.
Il grido di dolore delle imprese artigiane galluresi si fa più acuto in questo periodo di approvazione della Legge di Bilancio Nazionale, definita da Confartigianato Gallura “senza coraggio”.
“Anche la Manovra di quest’anno – commenta Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Gallura – ci vede in dissenso perché le richieste delle piccole imprese, quelle reali che arrivano dal territorio, ancora una volta, non vengono prese in considerazione”. “Tolte le risorse che impediranno l’aumento dell’IVA e quelle per il rinnovo del contratto degli statali – continua Meloni – restano solo le briciole. Scarse le misure per incentivare lo sviluppo, assenti o quasi le misure che riguardano il sociale. Per non parlare del cuneo fiscale che non si riduce”.
Dal territorio emerge il disagio di continuare a pagare sempre più imposte, oltretutto in modo sempre più complicato e costoso, e sempre più anticipatamente quando poi, i propri crediti non sono riconosciuti tali o veritieri. In più, le piccole realtà non ci stanno più a essere considerate, a priori, evasori salvo prova contraria.
Da qui l’appello in primis ai Rappresentanti in Parlamento, senza dimenticare agli Esponenti in Consiglio Regionale e gli Amministratori Locali affinché siano portavoce delle migliaia delle realtà che operano nel nord est della Sardegna.
“Siamo ovviamente consapevoli che molte delle partite importanti che riguardano il sistema delle imprese si giocano sul livello nazionale e solo poche su livello locale – riprende il Presidente di Confartigianato Gallura – però è troppo forte la sensazione che le richieste di aiuto del sistema produttivo, in forte difficoltà e in debito di ossigeno proprio a causa di fisco e burocrazia, non arrivino più alle orecchie di chi governa e amministra. Deve essere chiaro a tutti loro che la logica della “cassa” sta destrutturando la nostra economia per via normativa e su questo non siamo d’accordo e non lo accettiamo”.
Proprio per sollecitare gli esponenti Politici locali su interventi legislativi che riguardano diversi aspetti della vita d’impresa da inserire nella Legge di Stabilità, in approvazione definitiva entro la prossima settimana al Senato, queste settimane Confartigianato Gallura si è fatta portavoce territoriale di alcune proposte presentate dall’Associazione Nazionale.
Sul tema della tassazione, Confartigianato ha chiesto che vengano esclusi dal pagamento dell’IMU, gli immobili nei quali si produce economia e posti di lavoro reali. Richiesta di azzeramento delle imposte anche sul costo del lavoro (IRAP) “perché è incredibile che si paghino delle tasse sulla base di quanto lavoro si crea” mentre sarebbe necessario pagare le tasse solo sulle fatture effettivamente incassate e non per il solo fatto di aver emesso la fattura.
Altro tema “caldo” sulla Legge di Bilancio riguarda la burocrazia ovvero alleggerire gli adempimenti burocratici, troppo pesanti e a volte inutili.
“Spesso lo Stato chiede all’impresa di comunicare dati dei quali è già in possesso o con modalità che appesantiscono di costi il bilancio di una piccola impresa – riprende Meloni – viceversa non è altrettanto semplice ricevere un credito anche se maturato”.
Poi Confartigianato sollecita interventi sulla certezza dei pagamenti sui lavori eseguiti; tante imprese, infatti, lavorano e producono con continuità ma, soprattutto tra privati, le fatture vengono saldate con ritardi enormi o non vengono regolate affatto.
“Chi svolge un lavoro o un servizio non ha più la certezza che questo gli venga pagato – sottolinea il Presidente di Confartigianato Gallura – il fatto che ci sia un sistema della giustizia civile molto lento e non efficace, in caso di mancato pagamento di lavori o servizi eseguiti innesca un circuito vizioso per l’impresa che esegue lavori, anticipa tutti i costi del personale e della manodopera e spesso anche dei materiali di consumo, emette una fattura e quindi anticipa anche l’IVA” “Non ricevendo il pagamento in misura puntuale – continua Meloni – è costretta ad indebitarsi con un istituto di credito, se ne ha le possibilità o comunque non è in condizione di rispettare i tempi di pagamento con i fornitori, con l’agenzia entrate , con gli istituti previdenziali”. “Questo non le consente di essere in regola con tutti i documenti necessari a stare sul mercato e cominciano per l’imprenditore le difficoltà vere – ammette – questo meccanismo è molto diffuso e rappresenta un vero fardello per le imprese, è fondamentale che ci sia più certezza del diritto e che chi lavora abbia garanzie di ricevere adeguato compenso per il proprio lavoro”.
L’appello che Confartigianato Gallura rappresenta la voce di migliaia di piccoli imprenditori che vivono le difficoltà quotidiane e che non riescono ad avere energia sufficiente per stare sul territorio e creare ricchezza e occupazione.
“Noi non delocalizziamo, viviamo e spendiamo qui con le nostre imprese e le nostre famiglie e diamo il vero contributo all’economia locale in termini di redditi reali e di tasse anche locali – conclude Meloni – per questo abbiamo voluto fare una campagna di comunicazione che ha uno slogan forte, “non prendeteci per il mulo”, una bestia docile, che lavora, che sa sopportare la fatica, che da un contributo importante al raggiungimento dei risultati, ma che non vuole più sopportare fardelli che non riesce più a sostenere”.
Alcuni numeri sul territorio e l’economia gallurese
Le imprese artigiane registrate nel territorio della Gallura alla fine del 2016, sono risultate 5.664 (3,5 ogni 100 abitanti) e danno lavoro a 9.179 persone (5.026 indipendenti e 4.153 dipendenti). Queste producono 467 milioni di euro di valore aggiunto e 39 milioni di export.
L’economia artigiana gallurese rappresenta il 24% delle imprese totali nel territorio, e vede la nascita di 1 nuova imprese ogni giorno.
Il territorio registra un tasso di attività che non arriva al 50% (47,7%), un tasso di occupazione del 41,5% e una disoccupazione del 13,1%.
La durata complessiva dei procedimenti civili è di 1.376 giorni nella Corte di appello di Sassari. I costi medi per gli adempimenti amministrativi per impresa con dipendenti sono di 17. 186 (euro, per ripartiz.).
I dati dei vari settori dell’artigianato, confermano, così come per tutto il resto della Sardegna, la grande difficoltà che attraversa il territorio.
Nelle costruzioni, nel 4.596 imprese in totale e oltre 2.400 artigiane (il 57,3% del totale), tra il 2016 e 2017 si è registrato un crollo del 1,2% con la conseguenza della riduzione dei dipendenti. In calo, del 0,8% % rispetto al 2016, anche il settore dell’autoriparazione, che annovera 402 imprese artigiane, l’82,5% di tutto il settore.
In sostanziale equilibrio le imprese del benessere; palestre, parrucchieri, istituti di bellezza e centri per il benessere fisico sono ben 550.
Interessanti, invece, i numeri nel comparto della moda: 290 imprese di cui il 71,8% artigiane.
In equilibrio il settore del lapideo. Al primo trimestre 2017, la Gallura annoverava 101 imprese, di cui 57 artigiane con 110 addetti, 590mila euro di esportazioni e un aumento tra aperture e chiusure tra il 2016 e 2017 (+8 realtà).
Soffre ancora il credito alle imprese artigiane galluresi: tra il 2016 e 2017 i finanziamenti sono calati del 2,5%, attestandosi a 148 milioni erogati, con un tasso effettivo del 7,19%, -72 punti base tra il 2015 e 2016 ma, in ogni caso, + 297 punti base sulla media italiana.
Va meglio per i pagamenti della Pubblica Amministrazione gallurese verso le imprese. A livello nazionale, nella classifica generale di tutti gli Enti più celeri, al settimo posto assoluto troviamo proprio quelli la provincia della Gallura con una media di 31 giorni per pagare le fatture alle aziende fornitrici.
Altissima, infine, la tassazione: nella provincia della Gallura una “impresa tipo” (2 titolari + 3 dipendenti, con un immobile produttivo), paga allo Stato 8.618 euro per 5 tributi locali e 781 euro di “tassa sulla tassa”, per un totale comprensivo di 9.399 ovvero 1.880euro a dipendente.