EDILIZIA – Per 11.000 imprese edili artigiane e della piccola e media industria della Sardegna, e 25mila addetti, in arrivo il contratto di lavoro del settore. Novità per le aziende dell’isola.
Per l’edilizia della Sardegna, più di 11.000 imprese tra artigiane e della piccola e media industria, con oltre 25mila dipendenti, in arrivo il contratto di lavoro regionale.
Il contratto è stato sottoscritto dalle Associazioni datoriali Confartigianato Edilizia Sardegna, Casartigiani Sardegna e dai Sindacati Filca CISL e Fillea CGIL.
Grazie alla sigla, per la prima volta in Sardegna le imprese edili artigiane, che rappresentano circa il 70% delle imprese del settore, si doteranno di un contratto di lavoro costruito sulle specifiche e reali esigenze delle imprese artigiane e delle piccole e medie imprese industriali del settore.
“Da oggi abbiamo uno strumento che era sempre mancato nel panorama delle costruzioni della Sardegna e per il quale abbiamo lavorato per più di un anno – affermano Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna, e Ignazio Schirru, Segretario Regionale di Casartigiani – è importante che le imprese sappiano che con questa operazione si fa chiarezza sul Contratto da applicare e conseguentemente sulla regolarità contributiva”.
“Il Contratto regionale – sottolineano Giovanni Matta della Filca CISL ed Enrico Cordeddu ed Erika Collu della Fillea CGIL – adegua anche le retribuzioni dei lavoratori, legandole in parte all’andamento del settore e tuttavia, come richiesto dalle parti datoriali, salvaguardando le imprese in difficoltà”.
“Con questa firma – riprendono Meloni e Schirru – per datori di lavoro e operatori, sono in arrivo due novità importanti: la certezza di poter applicare il contratto di lavoro specifico del settore, quindi riducendo il rischio di contenziosi, e la possibilità di applicare un contratto meno oneroso degli altri esistenti, pur salvaguardando il livello di prestazioni erogate al lavoratore e all’impresa”.
L’accordo prevede anche l’istituzione di un Osservatorio di settore che avrà il compito di monitorare lo stato dell’edilizia artigiana in Sardegna. L’Osservatorio si propone quale interlocutore della politica regionale, attraverso cui far pervenire le istanze del settore e le contraddizioni che vive: fortemente rappresentato nell’Isola, ma il più esposto agli effetti della crisi economica. Inoltre, saranno individuati strumenti nuovi a salvaguardia del livello di welfare erogato a lavoratori e imprenditori del settore.
Il contratto istituirà anche un sistema di prestazioni sanitarie a favore di lavoratori e datori, senza alcun aggravio per l’impresa.