APPALTI PUBBLICI – Apprezzamento di Confartigianato Sardegna alla nuova legge regionale discussa questa mattina a Cagliari – Gli artigiani edili: “Strumento che può imprimere una svolta al settore e che tiene in considerazione le esigenze delle piccole e micro imprese sarde”. Soddisfazione per inserimento proposta di Confartigianato sull’obbligo della PA di acquisto dei manufatti dell’artigianato tipico e tradizionale.
Confartigianato Imprese Sardegna e ANAEPA Confartigianato Edilizia esprimono apprezzamento per il Disegno di Legge regionale sul riordino e la semplificazione degli appalti pubblici in Sardegna, discusso questa mattina a Cagliari presso l’Assessorato ai Lavori Pubblici, ritenuto uno strumento capace di imprimere una svolta al settore dei lavori pubblici in Sardegna e che tiene in considerazione le necessità delle micro, piccole e medie imprese sarde, talvolta impossibilitate a partecipare ad appalti pubblici a causa di criteri e requisiti costituenti vere e proprie barriere all’ingresso.
“Riteniamo che tutte le imprese debbano poter accedere agli appalti senza incontrare particolari barriere d’accesso – sottolineano Maria Carmela Folchetti, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, e Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Edilizia – in relazione alla natura e alle caratteristiche delle opere o delle forniture”.
Per l’Associazione di Categoria degli edili artigiani, “nell’articolato sono riposte le aspettative di migliaia di micro e piccole imprese che da questo esigono regole certe, chiare, sottratte all’interpretazione e capaci di tutelare i rapporti tra enti pubblici e soggetti privati, a presidio e a promozione della legalità e dell’efficienza amministrativa”.
Particolarmente apprezzato dall’Associazione di Categoria che il DDL preveda l’erogazione di contributi a favore di micro e piccole imprese regionali per l’acquisizione della certificazione di sistemi di qualità conformi alle norme europee e alla normativa nazionale vigente. Gli artigiani edili chiedono anche incentivi per le imprese che investono nei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro.
“Siamo particolarmente contenti anche che l’Assessorato abbia accolto la nostra proposta sull’obbligo di acquisto da parte della PA dei prodotti dell’Artigianato Tipico e Tradizionale sardo – continuano Folchetti e Meloni – questi potranno essere inseriti all’interno degli edifici pubblici, che in tal modo si faranno veicolo di promozione, trasmissione ed espressione delle tradizioni e della cultura del saper fare artigiano in Sardegna”.
ANAEPA Confartigianato Edilizia, ritiene fondamentale valorizzare la filiera corta delle costruzioni, per facilitare l’accesso al mercato degli appalti pubblici e accelerare la realizzazione delle opere pubbliche, e per fronteggiare la crisi economica in atto. Gli edili artigiani, per questo, hanno chiesto che nell’articolato vengano introdotte delle premialità per bandi sotto i 150.000 euro, destinate alle micro e piccole imprese operanti nel territorio di prossimità dell’appalto stesso
Preoccupazione, invece, viene espressa agli Acquisti Pubblici Ecologici da applicare ai contratti di natura pubblica. “Anche se conosciamo la relativa normativa europea e anche se condividiamo l’obiettivo della contribuzione pubblica alla riduzione del “consumo” dell’ambiente – continuano i due Presidenti – manifestiamo la nostra preoccupazione rispetto al fatto che i “Criteri Ambientali Minimi in Edilizia” potrebbero rappresentare una limitazione alla partecipazione alle gare d’appalto da parte delle micro imprese, le più rappresentate all’interno del tessuto produttivo regionale”.
In ultimo l’Associazione Artigiana lancia la proposta del “Rating d’Impresa” formulata dalla Confartigianato Imprese nazionale nei confronti dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC). Tale strumento potrebbe essere utile per le stazioni appaltanti poiché permette di verificare l’operatore economico in sede di scelta del contraente e, contemporaneamente, misurare la performance della stazione appaltante.