Con l’auto privata o con quella condivisa, con taxi, Ncc, autobus e treni ma anche con navi e aerei senza dimenticare biciclette e altri piccoli mezzi di trasporto privati, ogni giorno in Sardegna il 67,7% della popolazione residente, più di 1 milione di persone, per motivi di lavoro, studio o altro, lascia il proprio domicilio effettuando circa 2.565.996 spostamenti giornalieri (2,4 a persona), con una distanza media pro capite percorsa di 68,13 chilometri, numeri in crescita del 4% rispetto al 2023 anno in cui se ne registravano 2.464.139.

Sono questi i dati sulla “popolazione mobile” che emergono dall’analisi effettuata dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati del quarto trimestre 2024 forniti dall’Osservatorio sulle tendenze della mobilità di passeggeri e merci del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Inoltre, secondo le rilevazioni su base nazionale di ISFORT, l’Istituto di Formazione e Ricerca per i Trasporti di Roma, il 32% dei cittadini compie tragitti per casa-lavoro, il 32% per altre attività, il 29% per il tempo libero e il 6% per studio. L’auto è il mezzo più utilizzato (usata dal 63,1% della popolazione), seguito dall’andare a piedi (21% dei cittadini) e dal trasporto pubblico locale (8%, Autobus, NCC e Taxi). Solo il 3,1% della popolazione utilizza l’intermodalità come forma di spostamento.

Anche di questo, oltre che del trasporto pubblico locale, della necessità di ridurre le emissioni in atmosfera e del ruolo dell’intermodalità, nell’evento nazionale organizzato ieri, presso l’aeroporto di Cagliari, da Confartigianato Imprese Sardegna, dal titolo “Sistemi intermodali e sostenibilità. Il ruolo dei grandi sistemi di trasporto regionali e il valore delle imprese artigiane nella mobilità del territorio”, nell’ambito dell’iniziativa CI.TE.MOS.

L’iniziativa, che è stata aperta dai saluti del Presidente Nazionale di Confartigianato, Marco Granelli con un videointervento, e dal Presidente di Confartigianato Sardegna, Giacomo Meloni, ha visto l’introduzione e la moderazione di Gianfranco Fancello dell’Università degli Studi di Cagliari.

Nella prima tavola rotonda, dal titolo “Il ruolo delle Istituzioni a sostegno dell’intermodalità”, si sono confrontati Salvatore Sasso Deidda, Presidente Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, Monica Pilloni, Presidente Sogaer, Massimo Deiana, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, e Francesco Sechi, Capo di Gabinetto dell’Assessorato dei Trasporti Regione Sardegna. Nel secondo appuntamento, “Connessioni tra enti, imprese e operatori, esperienze a confronto”, hanno dialogato Fabio Mereu, A.D. Sogaer e VicePresidente Nazionale Confartigianato, Mauro Coni, Università degli Studi di Cagliari, Carlo Poledrini, Direttore Generale ARST, Luca Catella, VicePresidente Nazionale Confartigianato AutoBus Operator, Alessandro Nordio, già Presidente Nazionale Confartigianato Taxi, Valerio Spada, Playcar, ed Ernesto Cipriani, Università degli Studi Roma Tre.

In Italia oltre 36milioni di persone si spostano quotidianamente, il 72,4% della popolazione, percorrendo oltre 2 miliardi di chilometri al giorno ovvero 60 a persona.

Quotidianamente 655mila spostamenti vengono effettuati dagli abitanti residenti nelle aree vaste di Cagliari, 323mila da quella di Nuoro, 278mila di Oristano, 803mila di Sassari-Gallura, 494mila del Sud Sardegna. Di questi spostamenti, una parte significativa avviene all’interno della stessa area di residenza: ben 582mila vengono effettuati all’interno dell’aerea metropolitana di Cagliari, 779mila nella provincia Sassari-Gallura, 426mila nel Sud Sardegna, 251mila nell’Oristanese, e 295mila tra Nuoro e Ogliastra.

Inoltre, la Sardegna presenta una delle percentuali più alte in Italia di mobilità attiva: nel 2023, il 54,8% dei residenti ha dichiarato di spostarsi a piedi o in bicicletta per le attività quotidiane, una percentuale superiore alla media nazionale del 41%

Questi dati evidenziano l’importanza della mobilità quotidiana nella vita dei sardi e sottolineano la necessità di politiche di trasporto pubblico e infrastrutture adeguate a supportare gli spostamenti della popolazione – ha commentato Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Sardegnala sostenibilità nella mobilità non è basata su un’unica opzione più le persone possono scegliere come muoversi, più modalità di trasporto hanno a disposizione e più è possibile arrivare ad un trasporto eco-compatibile, contribuendo a minori emissioni, minore consumo di risorse non rinnovabili e miglioramento della qualità della vita”. “In questa combinazione di trasporti – ha aggiunto Melonil’intermodalità, diventa un’azione chiave per aiutare la mobilità a diventare più sostenibile e su di essa Confartigianato intende ragionare”.

In tema di trasporto delle persone, l’evoluzione delle imprese e degli operatori è già in atto da tempo ma adesso è più che mai importante innestare una marcia in più – ha sottolineato Fabio Mereu, VicePresidente Nazionale di Confartigianatoquindi aerei, navi, treni, bus ma anche taxi ed Ncc compongono un sistema intermodale che necessita di una visione d’insieme di soggetti che si integrino per lavorare in modo sinergico”.

“L’intermodalità è la capacità di progettare e di fare in modo che i sistemi di trasporto diversi possano mettersi insieme e garantire la connettività che possa aumentare l’accessibilità dei territori, la mobilità delle persone e la competitività delle imprese – ha affermato Gianfranco Fancello docente di progettazione dei sistemi di trasporto dell’Università degli Studi di Cagliarie tutti ci dobbiamo porre il problema di come migliorare la crescita delle aree meno sviluppate”. “La risposta, appunto, potrebbe essere quella data dall’intermodalità ma questo è un tema ancora troppo lontano dall’abitudine dei cittadini – ha aggiunto – perché è ancora poco funzionale alle necessità di ognuno e perché sconta una non adeguata pianificazione e corretta gestione”. “Per sulla progettazione dei sistemi di trasporto, sono tre le componenti sulle quali insistere – ha aggiunto Fancello – la gestione, che con l’intelligenza artificiale sta facendo passi da gigante, i mezzi, che saranno sempre più a guida autonoma, e l’infrastrutturazione, che è stata progettata e realizzata parecchi decenni fa e quindi non più funzionale”.

Al dibattito è intervenuto anche Salvatore Sasso Deidda, Deputato e Presidente della Commissione Trasporti delle Camera che ha ribadito l’attività parlamentare realizzata negli ultimi 2 anni: “Abbiamo lavorato per non compiere gli errori del passato – ha aggiunto – non trascurando ciò che viene deciso in Europa, per cambiare i regolamenti sugli oneri di servizio pubblico e lavorare insieme politicamente e con le imprese”.

Secondo Confartigianato Sardegna la sostenibilità nell’atmosfera è collegata alla gestione responsabile delle risorse e all’adozione di pratiche, che minimizzano l’impatto ambientale nella mobilità; più le persone possono scegliere come muoversi, avendo più modalità di trasporto a loro disposizione, più è possibile arrivare a un trasporto eco-compatibile, contribuendo a minori emissioni, minore consumo di risorse non rinnovabili e, miglioramento della vita.

Per Meloni, “quando si parla di mobilità e di intermodalità dobbiamo considerare la Sardegna come un osservatorio privilegiato e una piattaforma logistica naturale, al centro del Mediterraneo che, storicamente ha rappresentato uno snodo dei viaggi delle persone e delle merci. Secondo questa prospettiva assume un significato particolare tutto il tema del coordinamento dei vari mezzi di mobilità che presuppone un efficiente sistema di continuità territoriale. Argomento questo oggetto di infinite discussioni, ragionamenti, tentativi ed errori ma che ha ripercussioni nella vita reale di tutti i giorni e, dal lato delle imprese artigiane, assume un significato strategico in tema di competitività sul mercato. E per questo è necessario che tutti i soggetti istituzionali interessati pongano cura e attenzione nel gestire la continuità, proponendo un modello che sia il più semplice, efficiente, solido e garantito e ad un prezzo giusto”.

Secondo la visione di Confartigianato Sardegna, altrettanto strategica è la questione della mobilità interna che accorci le distanze temporali necessarie per raggiungere i territori e i comuni più lontani dai punti di accesso all’isola. Rete ferroviaria capillare, infrastrutture stradali adeguate, sistemi di trasporto locale sono precondizioni imprescindibili per un armonioso sviluppo dei territori e una qualità della vita che sia la più omogenea possibile. Su questo la strada da fare è ancora molto lunga ma è quantomai necessario uno sforzo comune e una visione di prospettiva che sappia canalizzare al meglio le risorse umane e finanziarie disponibili.

A questo, per arrivare ai temi specifici del nostro evento – ha proseguito Fabio Mereu si aggiunge la questione della sostenibilità che come Confartigianato consideriamo ancora prioritario e strategico per invertire la rotta di un impatto ambientale su scala globale difficilmente ancora immaginabile nei termini e nelle proporzioni che noi oggi conosciamo. Ben vengano quindi le interlocuzioni, gli scambi di esperienze e buone pratiche, i contributi degli enti di ricerca, delle istituzioni regionale e nazionali, degli operatori del settore, delle imprese artigiane, affinchè si possa sempre più concentrare gli sforzi e le migliori idee che consentano di stare sul mercato, essere competitivi e contribuire alla costruzione di un futuro più sostenibile e più ricco di opportunità per le generazioni che verranno”.