Trasporti eccezionali: urgente evitare il blocco del rilascio di autorizzazioni per il transito dei veicoli.
La tragica vicenda del crollo del cavalcavia di Lecco sulla strada statale n. 36 del 28 Ottobre scorso ha evidenziato problematiche di tipo normativo relative alla circolazione dei veicoli per il trasporto in condizioni di eccezionalità di tipo normativo e ha messo in risalto l’incapacità e spesso la negligenza di buona parte delle amministrazioni pubbliche territoriali e centrali che si occupano delle infrastrutture viarie. |
Il comportamento amministrativo che si sta diffondendo – specie da parte delle Province – è quello di negare la concessione delle autorizzazioni alla circolazione dei veicoli eccezionali creando, di fatto, un blocco delle stesse con le ben note conseguenze. La preoccupazione, sostanzialmente, è quella di rilasciare autorizzazioni in mancanza di un “nulla osta” tecnico sullo stato di costruzione e di manutenzione della infrastruttura viaria ed in particolare sulle opere di scavalco. La società Autostrade – riscontrato il notevole aumento delle richieste di “nulla osta tecnici” ha deciso di fissare degli oneri di procedura agli Enti richiedenti che ovviamente quest’ultimi faranno ricadere sulle imprese di autotrasporto presentatrici delle domande di autorizzazione. Confartigianato Trasporti molto preoccupata per lo stallo creatosi che rallenta l’attività del trasporto eccezionale, facendo aumentare sia i tempi di esecuzione dei trasporti che i costi degli stessi, chiede l’intervento immediato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al fine di individuare una soluzione ponte che permetta di rassicurare tutti gli operatori e garantisca lo svolgimento del trasporto eccezionale. Il Presidente di Confartigianato Trasporti, Amedeo Genedani, ritiene che si debba agire in due direzioni: “Da un lato occorre mettere mano alle procedure di richiesta dei “nulla osta“ affinché esse non siano ripetitive per la medesima infrastruttura, – vedi il caso delle autorizzazioni periodiche o per identiche configurazioni di carico – con l’effetto di moltiplicare i costi ed esenti dall’IVA. Dall’altro, nel contempo, è opportuna una norma giuridica che obblighi la costituzione di un archivio delle opere infrastrutturali aggiornabile a cui accedere per la verifica dello stato dell’opera”. “A tal riguardo – continua Genedani – per esempio l’Emilia-Romagna sta sperimentando l’operatività di una banca dati dei manufatti di genio civile interessati con il coinvolgimento sia delle Amministrazioni Locali che dei costruttori”. “L’ottimo – conclude – sarebbe la costituzione di uno Sportello Unico regionale per il rilascio delle autorizzazioni”. La problematica relativa al blocco delle autorizzazioni per i trasporti eccezionali sta interessando ormai diverse parti d’Italia assumendo rilevanza nazionale, ma ci sono alcune realtà territoriali che si sono prontamente attivate per sensibilizzare sui gravi danni provocati alle imprese di trasporto e sulla necessità di normalizzare la disciplina del trasporto eccezionale. In allegato riportiamo la lettera inviata il 30 dicembre scorso al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dai Deputati On. Carrescia e On. Lodolini e dal Senatore Morgoni. |