Saranno dedicati al Carnevale i laboratori organizzati da Confartigianato Sassari nel “Salone delle Botteghe” di Sassari, l’area espositiva del “Padiglione Tavolara.

Il primo appuntamento è previsto per venerdì 2 febbraio, dalle 17.00 in poi, con il laboratorio sulle maschere in legno dell’artigiano di Ottana Gian Paolo Marras.

Maestro del legno di terza generazione, Marras è nato nella Barbagia di Nuoro e cresciuto a in una famiglia impegnata nel mantenimento delle tradizioni popolari, soprattutto legate al Carnevale; durante il laboratorio di venerdì, oltre a illustrare tradizione, storia e significato delle maschere di Su Boe, su Medule, sa Filonzana, su Crapolu e su Porcu, presenterà anche le tecniche della lavorazione, l’utilizzo dei vari strumenti e le differenze tra diversi tipi di materiale da intagliare. L’artigiano, grazie al padre, ha appreso l’arte dell’intaglio delle maschere e, fin da piccolo, ha elaborato maschere in legno di pero. Per questo la realizzazione di maschere sarde è un’usanza familiare presente da generazioni: dai primi del ‘900, passando per il padre negli anni ‘60 sino ad arrivare alle generazioni attuali.

Il laboratorio di intaglio delle maschere in legno è veramente un luogo magico, dove l’arte e la tradizione si fondono con maestria – commenta Marco Rau, Presidente di Confartigianato Sassari ogni maschera, scolpita con cura e passione, racconta una storia unica che si mescola con la ricca tradizione del carnevale. L’abilità degli artigiani nel plasmare il legno è straordinaria, creando opere d’arte che trasmettono l’essenza festosa e misteriosa della celebrazione. Un’esperienza autentica che riflette la bellezza dell’artigianato sardo e incanta chiunque si avvicini a questo affascinante laboratorio”.

L’iniziativa di venerdì aprirà la lunga serie di iniziative sul periodo carnascialesco che saranno organizzate all’interno della struttura, la cui riapertura è stata possibile grazie al finanziamento del Comune di Sassari.

L’area espositiva delle Botteghe, nel frattempo,continua a proporre centinaia di oggetti tipici della tradizione artigiana sarda, rivisitati e trasformati in articoli unici da 25 artigiani-artistici provenienti da ogni angolo della Sardegna, quali gioielli, abiti e borse, tappeti, cuscini, quadri, arazzi, cestini, coltelli e complementi ma anche maschere, ceramiche, piatti, creazioni in marmo, vetro, legno e ferro battuto, pipe e mosaici. Lo spazio, gestito da Confartigianato Sardegna è aperto dal martedì alla domenica, la mattina dalle 10 alle 13, e il pomeriggio dalle 17 alle 20.