ORISTANO – Elezioni regionali: le richieste delle imprese artigiane oristanesi. Gli imprenditori di Confartigianato Oristano chiedono interventi urgenti su formazione, urbanistica e infrastrutture. Paderi e Franceschi (Confartigianato): “Ecco la linea del mondo produttivo per Presidente e i futuri Consiglieri”.
3.094 imprese artigiane, 6.057 persone impegnate al lavoro, 287 milioni di euro di valore aggiunto e 31 milioni di export. E’ questa, in sintesi, l’economia artigiana oristanese, che rappresenta il 21,1% di tutte le attività produttive della provincia.
Una forza economica, quella delle piccole e medie imprese di Oristano e del resto dei paesi, che attraversa ancora una fase di ripresa molto delicata con la maggior parte delle realtà che ha ripreso vigore mentre, per alcune, la situazione è ancora quella di “galleggiamento”.
Anche di questo ha parlato, ieri sera a Oristano, una rappresentanza degli artigiani, nell’assemblea territoriale organizzata da Confartigianato Imprese Sardegna e Confartigianato Oristano, per definire le priorità artigiane da sottoporre, attraverso il “Rating Sardegna 2019-2024”, ai candidati in vista del rinnovo del Consiglio Regionale. Uno strumento, quello del “Rating” che, durante tutto il prossimo quinquennio, servirà a valutare la qualità dell’impegno della Politica sarda rispetto alle necessità del Sistema Artigiano territoriale e regionale.
Il credito, la competitività, la burocrazia, il lavoro e la formazione, il territorio e l’ambiente, le infrastrutture, la riforma dell’Artigianato, i trasporti e l’energia, sono gli argomenti cari alle imprese sui quali l’Associazione Artigiana, entro le prossime settimane, rielaborerà le richieste del sistema produttivo per presentarle ai futuri Amministratori Regionali per indicare loro le azioni da compiersi nella prossima legislatura.
Tra le altre problematiche emerse dall’incontro, e segnalate dagli imprenditori, indice puntato su formazione, infrastrutture e urbanistica.
Sulla formazione, gli artigiani hanno chiesto nuove opportunità, norme e fondi per far accrescere e potenziare le competenze professionali dei datori di lavoro e delle maestranze mentre per le infrastrutture è arrivata la richiesta di soluzioni per l’ammodernamento delle reti viarie e portuali. Sull’urbanistica la richiesta è stata quella di una nuova legge regionale che possa consentire anche di migliorare e riqualificare, con più facilità, il patrimonio esistente riducendo il consumo del suolo.
“Saranno gli artigiani oristanesi che presenteranno il programma ai candidati e non viceversa – ha sottolineato Sandro Paderi, Presidente di Confartigianato Oristano – sarà il sistema produttivo dei piccoli imprenditori a indicare al futuro Presidente e ai futuri Consiglieri, in modo chiaro e verificabile, le azioni da perseguire per uno sviluppo reale e concreto del settore”.
“Gli artigiani – ha rimarcato Marco Franceschi, Segretario Provinciale di Confartigianato Oristano – credono fortemente in questo nuovo modo di rapportarsi con la politica ovvero quello di passare dall’essere “parte passiva” del sistema di Governo, a finalmente “parte attiva””.