I 4 candidati Presidente, Chessa, Soru, Truzzu e Todde, e numerosi candidati consiglieri hanno sottoscritto il Manifesto di Confartigianato Sardegna per le prossime elezioni regionali 2024, elaborato per chiedere un sostegno forte e concreto all’Artigianato sardo, con l’obiettivo di metterlo sempre al centro delle politiche di sviluppo della Sardegna, riconoscendo il ruolo e il valore dell’imprenditore artigiano. Nell’Isola ci sono infatti 109mila piccole e medie imprese sarde, di cui 34mila artigiane (il 20% di tutte le attività produttive), con quasi 250mila addetti, di cui 90 artigiani; una forza produttrice fondamentale per l’Isola anche in virtù dei 4 miliardi di euro di valore aggiunto, equivalente al 10,6% del totale regionale. Ai potenziali Presidenti e Onorevoli è stato chiesto, in questo modo, un impegno formale verso il comparto artigiano attraverso la sottoscrizione del “patto” da onorare nel corso del mandato elettorale. 7 i punti cardine del documento: trasporti e infrastrutture, credito e incentivi, energia, innovazione tecnologica e digitalizzazione, lavoro e formazione, crisi demografica e spopolamento, burocrazia e semplificazione amministrativa. Nei vari incontri, Confartigianato Sardegna ha anche chiesto di essere convolta nei processi decisionali e di essere “utilizzata” per affrontare i problemi che interessano il sistema economico sardo, soprattutto per quelli che riguardano le micro, piccole e medie imprese.
Al team della ChainFactory srl, spin-off accademico dell’Università di Cagliari guidato dal Professor Alessandro Spano, è stato affidato il compito di monitorare l’operato del futuro Presidente e del futuro Consiglio Regionale rispetto agli impegni.
“Abbiamo incontrato tutti coloro che governeranno la nostra Isola – commentano Fabio Mereu e Daniele Serra, Presidente e Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna – per far conoscere il comparto artigiano e delle piccole e medie imprese, non attraverso freddi numeri ma con il lavoro vero, con i sacrifici degli imprenditori, con l’impegno delle maestranze, con le difficoltà quotidiane ma, soprattutto, con tanta speranza di crescita e di condizioni migliori per uno sviluppo stabile”. “Con questa iniziativa – concludono Mereu e Serra– abbiamo anche fatto capire ai Candidati che, nei prossimi 5 anni, ogni iniziativa che prenderanno sull’Artigianato, a favore o contraria, avrà effetti su queste aziende, su queste persone e su questi territori che non sono numeri ma storie, impegno, dedizione e tanto sacrificio”.
Questi i sottoscrittori: Maria Francesca Colombo (Sardigna R-esiste), Francesco Agus (Progressisti), Raimondo Mandis (Orizzonte Comune), Marzia Cilloccu (Orizzonte Comune), Tonio Pani (Lista Civica Uniti per Alessandra Todde), Romina Angius (Lista Civica Uniti per Alessandra Todde), Maria Amelia Lai (Riformatori), Ennio Masu (Uniti per Alessandra Todde), Elisabetta Sanna (Uniti per Alessandra Todde), Paolo Pireddu (Fratelli d’Italia), Fenisia Erdas (Fratelli d’Italia), Emanuele Cera (Fratelli d’Italia), Bonaria Zedda (Fratelli d’Italia), Gianni Tatti (Fratelli d’Italia), Monica Pais (Partito Democratico), Antonio Solinas (Partito Democratico), Antonio Franceschi (UDC), Giuseppe Pepi Puddu (UDC), Carmen Murru (UDC), Roberto Mariani (Coalizione Sarda), Maria Obinu (Coalizione Sarda), Giuseppe Obinu (Coalizione Sarda), Patrizia Carta (Psdaz), Domenico Gallus (Psdaz), Giorgio Fresu (Riformatori), Sabrina Serra (Forza Italia), Gigi Carbini (Fratelli d’Italia), Giovanni Pileri (Riformatori), Salvatore Corrias (Partito Democratico), Giuseppe Congiu (Alleanza Sardegna-PLI), Alessia Spahiu (Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea), Diego Loi (Alleanza Verdi Sinistra),Fabrizio Marcello (Partito Democratico), Valter Piscedda (Partito Democratico), Umberto Ticca (Riformatori), Cristina Usai (Fratelli d’Italia), Salvatore Deiana (Riformatori), Roberta Relli (UDC), Annalisa Canova (Movimento 5 Stelle), Claudia Terebinto (Partito Democratico), Giovanni Uda (Movimento 5 Stelle).