La panificatrice di Tempio Pausania, guiderà gli artigiani galluresi per i prossimi 4 anni.
Messaggio alla Politica: “Valorizzare il territorio gallurese e le qualità della sua manifattura d’eccellenza: gli artigiani faranno la loro parte come sempre”.
Marina Manconi di Tempio Pausania è la nuova Presidente di Confartigianato Imprese Gallura. Per la prima volta, gli imprenditori galluresi saranno guidati da una donna.
La Manconi, imprenditrice artigiana della panificazione, attuale Presidente dell’EBAS (Ente Bilaterale dell’Artigianato Sardo) e dirigente regionale di Confartigianato Sardegna, prende il posto di Giacomo Meloni, che ha ricoperto l’incarico per 2 mandati e guiderà l’Associazione Artigiana per i prossimi 4 anni. Nel suo incarico verrà affiancata dal direttivo composto dai VicePresidenti Giacomo Meloni (edilizia), Pietro Pattitoni (edilizia), Salvatore Delrio (comparto nautica) e da Agostino Pirina (movimento terra), Simone Ballo (impianti), Piermario Pirina (lavorazione legno), supportati dai Probi Viri Giacomino Maludrottu (metalmeccanica), Agostino Isoni (impiantistica elettrica) e Giovanni Antonio Mellino (pensionati). Così ha deciso l’Assemblea provinciale degli artigiani galluresi che ha anche nominato quale Presidente Onorario, Giacomino Maludrottu.
Quello dell’economia gallurese è un treno che va avanti a tutto vapore e che tenta di trascinare il resto del territorio regionale. E ciò è certificato dai dati economici sulle imprese del nord est dell’Isola, dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna secondo cui ogni settore è in crescita. L’Area conta oltre 24.000 imprese, di cui 5.000 sono artigiane. Questi risultati rappresentano un incremento di 611 attività produttive rispetto al 2019 e di 109 rispetto al 2022. Gli addetti occupati raggiungono quasi 39.000, di cui oltre 9.000 lavorano per imprese artigiane.
Ed è su questo presupposto che la neo Presidente, ha voluto basare il suo discorso d’insediamento annunciando come l’Associazione degli Artigiani Galluresi continuerà a lavorare per rappresentare le realtà del comparto sul territorio, con un impegno corale che possa dare risposte alle diverse categorie imprenditoriali, dall’edilizia, all’agroalimentare, alla nautica, impianti fino ai servizi alla persona, trovando opportunità di crescita e sostegno per adeguarsi a cambiamenti importanti che il comparto artigiano del nord est Sardegna sta affrontando, dal punto di vista gestionale, amministrativo, del personale e del mercato. Inoltre ha voluto ricordare come il lavoro dell’Organizzazione di Categoria non sia semplice tantomeno limitato alla rappresentanza di interessi su temi che sembrano naturali, come il fisco, la gestione di un’impresa le tematiche del lavoro e contrattuali.
“Noi imprenditori non ci possiamo più limitare a intervenire su “argomenti di prossimità” e di mero interesse delle attività produttive – ha affermato la Manconi – dobbiamo estendere la nostra “influenza” anche su altri temi che sono importanti per tutto il territorio gallurese sempre, però, con una visuale propria dell’impresa artigiana, della piccola impresa e della sua famiglia”.
Per Confartigianato Gallura, temi come il trasporti, la sanità, la formazione e i servizi pubblici, la giustizia il welfare sono argomenti che appartengono a una sfera di azione e di intervento che impatta pesantemente e tangibilmente sulla vita di un piccolo imprenditore.
“Questo significa – continua la Manconi – che ogni imprenditore sarà chiamato a prendersi la responsabilità, e quindi avrà il compito e il dovere, di approfondire, studiare e conoscere le conseguenze delle richieste del sistema imprenditoriale verso gli attori politici e amministrativi.
Dai dati del dossier sul territorio, come anticipato, l’Area della Gallura continua a evidenziare un trend di crescita nell’imprenditoria locale, con numeri positivi che confermano la vitalità economica della regione. Secondo gli ultimi dati, l’Area conta oltre 24.000 imprese, di cui 5.000 sono artigiane. Questi risultati rappresentano un incremento di 611 attività produttive rispetto al 2019 e di 109 rispetto al 2022. Gli addetti occupati raggiungono quasi 39.000, di cui oltre 9.000 lavorano per imprese artigiane. Come da tradizione, il settore casa, che include edilizia, impiantistica, servizi e manutenzioni, si conferma come il principale motore trainante dell’area imprenditoriale, seguito dall’autoriparazione, dall’alloggio e dalla ristorazione, nonché dall’agricoltura e pesca. I settori dei servizi e delle costruzioni si posizionano ai primi posti della classifica. I dati rivelano inoltre che nei 26 comuni della provincia sono presenti esattamente 24.284 imprese, rappresentando il 42,4% delle attività produttive dell’intera provincia di Sassari, che conta complessivamente 57.000 imprese. Questo numero riflette un aumento di 611 unità (+2,6%) rispetto al primo trimestre dell’anno pre-pandemia del 2019 e di 109 unità (+0,5%) rispetto al primo trimestre del 2022. L’analisi mette in luce anche come, rispetto al primo trimestre del 2019, la dinamica di recupero per i comuni dell’Area della Gallura sia migliore rispetto all’intera provincia di Sassari, che ha raggiunto un tasso di crescita del 0,0%. Nei primi tre mesi del 2023, sono state registrate 20 nuove iscrizioni rispetto al primo trimestre del 2019, a differenza del risultato negativo dell’intera provincia (-138), mentre si sono verificate 12 cessazioni in meno rispetto al primo trimestre del 2022. Le cessazioni rispetto al primo trimestre del 2019 sono diminuite di 129 unità, ma sono aumentate di 32 rispetto all’anno precedente. Il saldo positivo di +161 unità è determinato dalla differenza tra le 471 nuove iscrizioni e le 310 cessazioni non d’ufficio rilevate nei primi tre mesi dell’anno corrente. Nell’Area della Gallura, circa una impresa su quattro (23,6%) opera nel settore artigianale, che conta 5.732 realtà imprenditoriali nei primi tre mesi del 2023. Per questo segmento d’impresa si registra un aumento sia rispetto al primo trimestre pre-pandemia (+1,5%) che rispetto al primo trimestre del 2022 (+2,0%).
Poi la Presidente riprende il discorso: “Abbiamo di fronte a noi una serie di condizioni economiche e di crescita prospettica che si stanno consolidando, che possono consentirci di essere ancora una volta il volano al quale agganciare una nuova fase di crescita economica. Grazie alla nostra posizione geografica, alla presenza di fattori di contesto come un porto e un aeroporto i dati sulla crescita demografica e sulle imprese mostrano che, nonostante tutto, la Gallura e non solo Olbia continuano ad attrarre abitanti, ad avere tassi di giovinezza tra i più alti d’Italia. Dobbiamo legittimamente rivendicare una dotazione adeguata di strutture e di servizi, un presidio di rappresentanza istituzionale che governi l’area vasta della Gallura oltre alla chiara pianificazione di una serie di opere infrastrutturali che mettano davvero a rete questo territorio”.
Poi la conclusione della Manconi: “Noi artigiani galluresi siamo quelli che non si arrendono perché crediamo nel valore dell’impresa, nella qualità del lavoro individuale, nella potenzialità del territorio, nell’investimento in tecnologia. Siamo quelli che non abbandonano le loro radici ma credono nel presente e nel futuro. Il territorio gallurese custodisce la qualità di una manifattura d’eccellenza che, se adeguatamente valorizzata, rappresenta un volàno strategico per la competitività dell’artigianato e delle Pmi del nord est sarde verso il resto d’Italia e d’Europa. I dati ci raccontano di una vocazione imprenditoriale importante che si rafforza nonostante gli ostacoli naturali, gap infrastrutturali e svantaggi normativi che possono, anzi devono, essere affrontati anche con i fondi del PNRR. Insieme alla Politica e alle Amministrazioni faremo, come sempre fatto, la nostra parte”.