“E’ un fatto gravissimo, sul quale occorre fare piena luce al più presto, affinché non abbiano il minimo spazio di azione coloro i quali vorrebbero fermare lo sviluppo della ricerca italiana e la crescita del nuorese e dell’intera Sardegna, attraverso intollerabili azioni violente. Non deve essere permesso a nessuno di danneggiare l’Isola e l’Italia intera. Siamo certi che le Istituzioni della Repubblica e tuti i cittadini sapranno reagire prontamente e con efficacia per isolare coloro i quali ledono le regole della civile convivenza”.
Così Confartigianato Imprese Sardegna, e nome delle 35mila imprese artigiane sarde stigmatizzano l’atto di intimidazione rivolto questa mattina contro il sito di Sos Enattos a Lula, candidato a ospitare l’infrastruttura scientifica, con il ritrovamento dell’ordigno inesploso davanti ai laboratori del progetto E.T.
“L’inciviltà, anche se di pochi, purtroppo persiste tra noi con atti di violenza e va combattuta, senza timore, con la conoscenza, la cultura, le opportunità da parte di tutti e non solo dalle Istituzioni – continua Confartigianato Sardegna – perché tutti indistintamente siamo chiamati a schierarci dalla parte della legalità e della convivenza civile e a testimoniarle e perseguirle con fermezza ogni giorno e in ogni circostanza”.
“Siamo, senza dubbio, senza se e senza ma, di fianco di chi è impegnato nel progetto, si tratti di amministratori, politici, scienziati e comuni cittadini – concludono dall’Associazione degli Artigiani – e ci impegneremo affinché tutti possano continuare a lavorare serenamente in un territorio sano e in una regione che vuole crescere, e con grandi prospettive di sviluppo e rinascita”.