“Sapere che i nostri artigiani stanno partecipando alla più grande manifestazione al Mondo dedicata ai creatori di bellezza e di bontà e vederli presentare il loro lavoro, le loro storie e i loro prodotti, ci riempie di orgoglio e di emozione, e ci fa ben sperare per il futuro dell’artistico e dell’agroalimentare di tutta la Sardegna”.
E’ questo il commento di Maria Amelia Lai, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, sull’inaugurazione del Padiglione Sardegna, all’interno della 26esima edizione de “L’Artigiano in Fiera” a Milano, iniziativa che dal 1996 promuove l’artigianato artistico e agroalimentare e conta in media ogni anno circa un milione e mezzo di visitatori, con più di 3mila aziende che effettuano la vendita sui canali digitali.
E la Sardegna artigiana che crea è rappresentata dalle imprese che producono abbigliamento tradizionale, coltelleria, complementi d’arredo e accessori, cosmesi, intreccio, ceramica, cuoio, pelle, ferro battuto, legno, sughero, tessitura e ricamo ma anche lavorazioni di metalli preziosi, pietre dure e corallo.
“Come Associazione di Categoria anche delle imprese dell’artigianato artistico e dell’alimentare – ha ripreso la Presidente di Confartigianato Sardegna – stiamo lavorando per dare risalto a tutte queste realtà, valorizzando un’economia incentrata sulle persone e sui territori. Per questo, l’emozione e lo stupore che scaturiscono dall’incontro tra i nostri espositori e i visitatori, affascinati da storie, prodotti e tradizioni, rappresentano una precisa scelta del mondo al quale tendiamo e del futuro che vogliamo”.
Per Confartigianato Sardegna, è in queste iniziative che le aziende possono promuovere e vendere i propri prodotti al grande pubblico, essere visibili e tracciabili nei mercati di riferimento, aprirsi ai mercati globali con piattaforme online e sviluppare una rete di clienti che poi si ripropone durante l’anno, contribuendo a promuovere, sostenere e rigenerare il territorio sardo, per dare valore al lavoro e alle produzioni.
“Il nostro plauso va all’Assessorato Regionale all’Artigianato – ha sottolineato la Presidente – che, ancora una volta, finanziando la presenza queste imprese artigiane, ha voluto supportare l’iniziativa nell’ambito di un complessivo progetto di valorizzazione e promozione, come segnale forte della volontà di ripresa”. “Infatti – ha rimarcato la Lai – anche quest’anno le realtà artigiane sarde si presentano con una chiara identità, riconoscibile e attrattiva, offrendo al visitatore un forte impatto emozionale. Questo significa che siamo di fronte a un appuntamento storico, connaturato allo sviluppo economico della nostra regione, che diventa ancora più importante perché la Sardegna dovrà investire sull’artigianato e soprattutto sugli artigiani, che rappresentano l’ossatura delle piccole comunità. Per questo, l’auspicio è che già dall’anno prossimo, il finanziamento di sostegno alla partecipazione possa essere rimpinguato e ampliato, per consentire di esserci anche a tutte quelle realtà che sono dovute rimanere fuori”.
L’Artigiano in Fiera, per Confartigianato Sardegna è il luogo ideale per incontrare il mercato, attento e selettivo. L’evento, infatti, permette di sviluppare un’azione di marketing diretta che serve a consolidare, attraverso una partecipazione continuativa, una rete di clienti sempre più strutturata. Inoltre, apre la prospettiva ad affrontare il mercato su fronti diversi, attraverso una strategia multicanale che prevede la presenza in fiera e sulla piattaforma digitale, che permette di dare continuità al mercato e apre prospettive internazionali.
“Quello che è stato inaugurato oggi è l’evento della rinascita per del saper fare italiano e sardo – ha proseguito la Presidente – dopo quasi 3 anni di pandemia è la vera e tangibile occasione per riprendere a lavorare con serenità, forza, coraggio e voglia di mettersi alle spalle un periodo molto problematico”. “Tutte le fiere, in particolar modo le manifestazioni come questa, rappresentano una straordinaria vetrina delle nostre produzioni – ha aggiunto – luoghi dove il made in Sardegna, così come il made in Italy, trova la sua collocazione ideale all’interno di spazi, che puntano a favorire l’incontro tra gli espositori e i visitatori provenienti da tutto il mondo”. “L’Artigianato è fondamentale non soltanto dal punto di vista produttivo ma anche per quello che può offrire alla crescita di una comunità – ha concluso la Presidente – non dimentichiamo che questo fonde storia, tradizione e cultura, ma riesce anche a essere di immediata percezione da parte dell’utente e racconta la storia di un territorio e di una comunità. Su questo noi vogliamo puntare perché riteniamo che l’artigianato debba essere unito necessariamente con il turismo, la cultura e la valorizzazione dei borghi”.