ARBUS – Venerdì 28 luglio una tavola rotonda sulla valorizzazione della pecora nera. Carne, latte, formaggio e lana pronti per il mercato ma occorrono strategie condivise di sviluppo. Mameli (Confartigianato): “Puntare su imprenditoria per valorizzazione di prodotti e territorio”.

La biodiversità identitaria della pecora nera di Arbus e le idee per la sua valorizzazione saranno al centro della tavola rotonda di venerdì 28 luglio ad Arbus, organizzata dall’omonimo Comune e dall’Agenzia Regionale Laore, in collaborazione con Confartigianato Imprese Sardegna, e promossa dal Comitato per la biodiversità “Pecora nera di Arbus.

L’incontro, che metterà insieme amministratori comunali, esperti, imprenditori, enti regionali e associazioni di categoria, si svolgerà nell’ambito della “7a Sagra della Pecora Nera di Arbus” e avrà l’obiettivo di raccogliere proposte per la costruzione di un progetto di valorizzazione di una biodiversità animale che affonda le proprie origini nella storia e nella cultura del territorio arburese a forte vocazione turistica e artigianale, oltre che agricola e agroalimentare.

Secondo i dati dell’Associazione Interprovinciale Allevatori, in tutta la Sardegna sono circa 5mila i capi di razza “Nera di Arbus” (4.693 femmine e 260 maschi) allevati in 70 aziende zootecniche (23 in provincia di Cagliari, 11 a Nuoro, 29 a Oristano e 7 a Sassari).

L’ovino, infatti, era ed è particolarmente ricercato per la rinomate capacità di adattamento alle zone impervie, per la produzione di latte ad alto contenuto proteico e per il vello che, lavorato, costituiva il fondamentale capo d’abbigliamento, utilizzato in tutte le stagioni, per i pastori. Oggi, queste produzioni lattiero casearie possono trovare importanti sbocchi, anche attraverso l’export, mentre i prodotti filati hanno una interessante richiesta nel settore della moda e dell’oggettistica. Ragionando a livello regionale, a queste produzioni si lega anche la valorizzazione di un rinomato prodotto dell’artigianato tipico e tradizionale l’“arburesa”, il caratteristico coltello prodotto ad Arbus.

I lavori, che si svolgeranno nell’Aula Consiliare di Arbus in via Pietro Leo con inizio alle 17.00, verranno aperti dai saluti del Sindaco e ViceSindaco Antonello Ecca e Michele Schirru. Coordinati da Francesco Sanna, tecnico di Laore Sardegna, si susseguiranno gli interventi di Mauro Lampis, dell’Azienda Agricola Funtanazza (“Aspetti storici e culturale legati alla pecora nera di Arbus”), di Massimiliano Venusti, Tecnico di Laore Sardegna (“Idee innovative per la valorizzazione dei formaggi di pecora nera di Arbus”), Marco Floris, della Società Ideas (“Strategie di marketing turistico e territoriale legate alla pecora nera di Arbus”), Stefano Mameli, Segretario di Confartigianato Imprese Sardegna (“Quale artigianato per valorizzare i prodotti della pecora nera di Arbus”), Pietrina Atzori di San Sperate (“Esperienze di lavorazione della lana di pecora nera di Arbus”) e Antonio Marrocu, Presidente del GAL Linas Campidano (“Le strategie del PdA del GAL per valorizzare la biodiversità del territorio”).

E’ dalla valorizzazione di queste piccole e positive realtà che si deve partire per sviluppare i territori, le attività artigianali e quelle imprenditoriali – afferma Stefano Mameli, Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna inoltre è necessario puntare sull’innovazione, sulla comunicazione e sulla commercializzazione, fattori dai quali non si può più prescindere”.

L’agroalimentare è un settore strategico e da valorizzare ulteriormente – continua Mameliin cui sono presenti moltissime aziende con una produzione di tipo artigianale che, grazie all’alta qualità dei propri prodotti, stanno già conquistando i mercati esteri”. “Per gli imprenditori – sottolinea il Segretariosono fondamentali le occasioni che i programmi per l’internazionalizzazione stanno mettendo a disposizione. Guardare in maniera strategica ai giusti mercati è un elemento indispensabile soprattutto per le piccole imprese”.